MONTALCINO. Un decreto firmato oggi da Luca Zaia, ministro delle Politiche agricole, stabilisce che sarà Il "suo" Ministero – attraverso l'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari – a garantire la tracciabilità delle partite di Brunello destinate negli Usa. L'annuncio è stato dato dallo stesso Zaia a Montalcino alla presenza anche dell'ambasciatore americano in Italia, Ronald Spogli.
"Rafforzeremo in questo modo il sistema dei controlli – ha spiegato – garantendo il massimo livello di tutela dei consumatori e rilanciando il Brunello, simbolo dell'agroalimentare italiano, non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo.
Su eventuali modifiche al disciplinare del vino Brunello di Montalcino di Docg
decideranno i produttori. Io sono dell’idea che l’ente pubblico si debba fermare davanti ai cancelli delle aziende e che invece dovranno essere gli imprenditori a prendersi la responsabilità di questa scelta». Lo ha detto il ministro delle Politiche
Agricole, Luca Zaia, durante la conferenza stampa in cui ha illustrato il decreto che sblocca le esportazione del Brunello verso gli Stati Uniti. Il disciplinare per la vinificazione del Brunello prevede l’uso di uva Sangiovese al 100 per cento. Il disciplinare ovviamente è modificabile – ha precisato il ministro – ma non spetta al ministero intervenire per cambiare gli uvaggi previsti per il Brunello, bensì deve
decidere l’assemblea dei soci produttori riuniti nel consorzio di tutela".
Il presidente del Consorzio del Brunello, Patrizio Cencioni, riguardo al decreto, ha detto: "È una soluzione che auspicavamo. Saremo il primo consorzio in Italia ad applicare ulteriori garanzie al prodotto. Se non fosse stato delegato l’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, sarebbe stata la Camera di commercio a garantire la conformità del vino destinato agli Usa. Per i produttori – ha aggiunto Cencioni – non si tratta di una burocrazia aggiuntiva, ma di un’opportunità che sblocca una situazione importante. Agli USA siamo grati per l’insegnamento di trasparenza che ci ha fatto migliorare negli anni – ha detto ancora il presidente del Consorzio – e oggi è una giornata da ricordare come una tappa molto importante nella storia del consorzio, come nel '66 quando i produttori del Brunello attuarono un disciplinare, o nel 1980 quando arrivò la denominazione Docg o ancora nel 1994 quando il consorzio fu il primo a far registrare la denominazione Brunello come marchio commerciale in Usa, ora estesa a 60 paesi".
Stamani il ministro Zaia ha incontrato il procuratore capo della procura della Repubblica di Siena, Nino Calabrese, in merito all’inchiesta ap erta per una presunta
frode in commercio che coinvolge alcune aziende di Montalcino. "Pur nel doveroso rispetto delle attività della magistratura – ha detto Zaia – ho chiesto la massima
disponibilità e la massima attenzione affinchè quello che si è presentato come un fatto tecnico, non diventi un fatto mediatico e che quindi questa partita che vede coinvolti gli agricoltori di Montalcino si definisca al meglio e nei tempi
più rapidi possibili".