CHIANTI. Torna lo spauracchio dei prodotti made in Italy "taroccati" che entrano nel mercato mondiale vantandosi di una tradizione che non hanno. Non che la cosa sia mai sparita ma, ultimamente se ne sentiva parlare meno.
Ecco che è di oggi (17 febbraio) la notizia di un falso Chianti prodotto negli Stati Uniti: si chiama Key Auntie e fa leva sulla pronuncia inglese per per ingannare i consumatori.
La denuncia viene fatta da Coldiretti precisando che si tratta di un vino prodotto dalla Scatter Creek Winery al prezzo di 14,5 dollari alla bottiglia.
"Un prodotto che può essere facilmente acquistato su internet e che viene descritto come eccellente per accompagnare la cucina italiana dalla ditta produttrice. Peraltro – continua la Coldiretti – una edizione speciale 2009 è stata realizzata per celebrare l’elezione del presidente degli Stati Uniti Barak Obama".
Sempre Coldiretti, ormai maestra nello "scovare" prodotti che richiamano all'Italia per avere una fetta di mercato sicura, informa che ci sono altri prodotti che richiamano il Chianti. A partire dalla Forest Ville in California che ha messo sul mercato un improbabile Sangiovese – Chianti. Si tratta della conferma del fatto che, sottolinea la Coldiretti, "il Chianti è il vino italiano più amato, ma anche più imitato all’estero dove sono molte diffuse imitazioni che mettono a rischio l’immagine del prodotto".
All’estero, sottolinea l’organizzazione agricola, sono falsi più tre prodotti alimentari italianì su quattro, con le esportazioni dall’Italia che raggiungono il valore di 18 miliardi di euro e rappresentano appena un terzo del mercato mondiale delle imitazioni di prodotti alimentari Made in Italy che vale oltre 50 miliardi di euro.
"Il rischio reale – conclude la Coldiretti – è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili. Per questo la tutela delle denominazioni di origine è una priorità nell’ambito dei negoziati sul commercio internazionale del Wto".
Ecco che è di oggi (17 febbraio) la notizia di un falso Chianti prodotto negli Stati Uniti: si chiama Key Auntie e fa leva sulla pronuncia inglese per per ingannare i consumatori.
La denuncia viene fatta da Coldiretti precisando che si tratta di un vino prodotto dalla Scatter Creek Winery al prezzo di 14,5 dollari alla bottiglia.
"Un prodotto che può essere facilmente acquistato su internet e che viene descritto come eccellente per accompagnare la cucina italiana dalla ditta produttrice. Peraltro – continua la Coldiretti – una edizione speciale 2009 è stata realizzata per celebrare l’elezione del presidente degli Stati Uniti Barak Obama".
Sempre Coldiretti, ormai maestra nello "scovare" prodotti che richiamano all'Italia per avere una fetta di mercato sicura, informa che ci sono altri prodotti che richiamano il Chianti. A partire dalla Forest Ville in California che ha messo sul mercato un improbabile Sangiovese – Chianti. Si tratta della conferma del fatto che, sottolinea la Coldiretti, "il Chianti è il vino italiano più amato, ma anche più imitato all’estero dove sono molte diffuse imitazioni che mettono a rischio l’immagine del prodotto".
All’estero, sottolinea l’organizzazione agricola, sono falsi più tre prodotti alimentari italianì su quattro, con le esportazioni dall’Italia che raggiungono il valore di 18 miliardi di euro e rappresentano appena un terzo del mercato mondiale delle imitazioni di prodotti alimentari Made in Italy che vale oltre 50 miliardi di euro.
"Il rischio reale – conclude la Coldiretti – è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili. Per questo la tutela delle denominazioni di origine è una priorità nell’ambito dei negoziati sul commercio internazionale del Wto".