COLLE DI VAL D'ELSA. Ne aveva scritto Mario Pirani su La Repubblica il 22 novembre scorso, citando proprio Colle di Val d'Elsa tra i "distaccamenti" universitari dal numero insignificante di iscritti. Un numero talmente esiguo che sta nelle dita di due manie che certo non giustifica la mole di spesa che grava sulla sede principale. L'articolo di Pirani – che il sito del professor Giovanni Grasso "Ilsensodellamisura" riporta integralmente – pare aver ispirato l'interrogazione della lista civica "Insieme per Colle".
Del resto, la bufera che ancora soffia sull'Università di Siena non poteva lasciare "nella quiete" i suoi satelliti.
Mentre Grosseto ha visto bene di rendere pubblica la sua autonomia di gestione, Colle resta in silenzio. E questo silenzio stride con la mobilitazione studentesca, con la polemica che "gira intorno".
"Considerato che gli studenti delle superiori di Colle sono in agitazione; Mentre gli studenti del PUC (polo universitario colligiano) non si agitano, non occupano la loro facoltà, non mettono fuori neanche un lenzuolo – scrivono nella loro interrogazione al sindaco i due consiglieri della lista civica "Insieme per Colle" – considerato che viene da pensare che l’università di Colle sia una di quelle facoltà senza studenti di cui si sente tanto parlare in tv e che quando sorse il PUC, gli amministratori di Colle fecero vanto di essere riusciti a coinvolgere le imprese private nella fondazione dell’ente… Infine, visto che ora la maggiore preoccupazione del PD (a livello nazionale) sembra essere che la Gelmini faccia entrare i privati nelle università; noi chiediamo di conoscere, quanti studenti ci sono e ci sono stati dal 2004 a tutt’oggi per anno accademico". Quanti studenti, domanda la lista civica colligiana, soprattutto a fronte della spesa. Ma quanto cosa, domandano i due consiglieri di opposizione, la gestione del Polo Universitario colligiano al comune ed all’Università sia per finanziamenti diretti e sia per finanziamenti indiretti (Fondazione MPS)? E quale è la ricaduta economica dell’Università sulla città? Il Palazzone quanto costa e quali introiti potrebbe garantire qualora fosse affittato? Cosa scelte intende fare l’Amministrazione anche alla luce della grave crisi finanziaria che attraversa l’università?
Del resto, la bufera che ancora soffia sull'Università di Siena non poteva lasciare "nella quiete" i suoi satelliti.
Mentre Grosseto ha visto bene di rendere pubblica la sua autonomia di gestione, Colle resta in silenzio. E questo silenzio stride con la mobilitazione studentesca, con la polemica che "gira intorno".
"Considerato che gli studenti delle superiori di Colle sono in agitazione; Mentre gli studenti del PUC (polo universitario colligiano) non si agitano, non occupano la loro facoltà, non mettono fuori neanche un lenzuolo – scrivono nella loro interrogazione al sindaco i due consiglieri della lista civica "Insieme per Colle" – considerato che viene da pensare che l’università di Colle sia una di quelle facoltà senza studenti di cui si sente tanto parlare in tv e che quando sorse il PUC, gli amministratori di Colle fecero vanto di essere riusciti a coinvolgere le imprese private nella fondazione dell’ente… Infine, visto che ora la maggiore preoccupazione del PD (a livello nazionale) sembra essere che la Gelmini faccia entrare i privati nelle università; noi chiediamo di conoscere, quanti studenti ci sono e ci sono stati dal 2004 a tutt’oggi per anno accademico". Quanti studenti, domanda la lista civica colligiana, soprattutto a fronte della spesa. Ma quanto cosa, domandano i due consiglieri di opposizione, la gestione del Polo Universitario colligiano al comune ed all’Università sia per finanziamenti diretti e sia per finanziamenti indiretti (Fondazione MPS)? E quale è la ricaduta economica dell’Università sulla città? Il Palazzone quanto costa e quali introiti potrebbe garantire qualora fosse affittato? Cosa scelte intende fare l’Amministrazione anche alla luce della grave crisi finanziaria che attraversa l’università?