RADICONDOLI. “Con l’approvazione del regolamento sul referendum vogliamo dare ai cittadini la possibilità di esercitare questo diritto fondamentale. Non è sottraendosi al confronto, alla discussione e al voto che si difendono le regole democratiche”. E’ questo il commento dei consiglieri comunali del Pd di Radicondoli in merito alla scelta da parte dei consiglieri dell’opposizione di abbandonare la sala consiliare durante la discussione sul regolamento per il referendum sull’ingresso della cittadina nell’Unione dei Comuni della Val di Merse. Il documento ripercorre le varie tappe della vicenda. “L’amministrazione comunale – sottolineano i consiglieri democratici – pur in assenza di un regolamento, ha verificato se ci fossero le condizioni per poter effettuare il referendum richiesto dai cittadini, avvalendosi di pareri di enti autorevoli. Dai pareri degli enti consultati e dall’istruttoria comunale è stato indicato che non c’erano gli estremi per indire il referendum, ma che, per dare la possibilità di esercitare questo diritto fondamentale, andava comunque approvato velocemente un regolamento per le consultazioni referendarie. Tutti questi passaggi sono stati comunicati dal Sindaco al comitato promotore del referendum. L’Amministrazione Comunale ha prodotto quindi in tempi rapidi una proposta di regolamento da sottoporre al Consiglio Comunale”. “Nel Consiglio Comunale di lunedì scorso – si legge nel documento dei democratici di Radicondoli – la proposta di regolamento è stata messa all’ordine del giorno e la maggioranza era disposta ad accogliere modifiche, emendamenti e ad accettare l’istituzione di una Commissione Consiliare per redigere una nuova proposta di Regolamento. I Consiglieri di minoranza sono voluti uscire dall’aula senza neppure entrare nel merito del regolamento, con un atteggiamento che non giova alla democrazia e che non è corretto verso i cittadini”.“Ci sembra – continuano i consiglieri del Pd – che i consiglieri di minoranza abbiano uno strano modo di intendere la democrazia non partecipando al confronto, alla discussione. Come consiglieri del PD abbiamo sempre cercato di affrontare e risolvere in maniera seria, costruttiva, e nel pieno rispetto delle regole, un problema di democrazia partecipata, come quello di dotarsi di un regolamento per svolgere il referendum. Approvandolo abbiamo dato un segno concreto di rispetto per quei diritti, quei doveri e quelle regole che sono alla base della democrazia”.