SAN GIMIGNANO. A seguito della risposta del ministro Alfano all’interrogazione presentata dall’onorevole Ceccuzzi, il sindaco Lisi interviene sui problemi nella casa di reclusione della città turrita.
"Una risposta che denota assenza di interesse e di volontà nel risolvere un problema posto da tempo. Una questione che rischia di cadere in un consapevole oblio nella speranza che gli amministratori locali sopperiscano al dovere del Governo nazionale. Chi si aspettava risposte concrete da questo Governo, quando si tratta di mantenere in buona efficienza servizi essenziali, sarà rimasto nuovamente deluso, ma noi, come ha sottolineato l'onorevole Ceccuzzi, ci aspettavamo proprio una risposta generica ed evasiva. I problemi della casa di reclusione di Ranza sono noti da tempo. Sono problemi strutturali che vanno dall'approvvigionamento idrico, ai collegamenti con il Centro fino alla ormai cronica mancanza di personale. Sull'approvvigionamento idrico, in accordo con l'ATO2 Basso Valdarno, abbiamo dato da tempo la disponibilità concreta a progettare un collegamento idrico all'acquedotto comunale. Non abbiamo ricevuto risposte. Per i collegamenti con il centro manca davvero poco per rendere fattibile l'estensione del trasporto urbano. Anche in tal caso un piccolo intervento del Ministero sarebbe risolutivo. Anche in tal caso staremo a vedere con poca fiducia ma con la speranza di essere smentiti. L'amministrazione comunale, per quanto gli compete e anche oltre se necessario, è pronta a fare la sua parte, ma non c'è dubbio che il Governo deve dare un forte segnale d'attenzione e volontà concreta atta a migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operatori e dei detenuti".