CHIANCIANO TERME. “Oggi che le nostre tavole, nonostante la crisi, traboccano di un superfluo che vorrebbe illuderci di una perpetua abbondanza, acquista un valore particolare la riscoperta del cibo generato dalla terra, di quei prodotti figli di una cultura, di una tradizione, di un territorio, la cui proprietà di nutrire va al di là di una semplice funzione di carattere biologico”. Questo il commento che preannuncia il tradizionale convegno organizzato dall’I.P.S.S.A.R. Artusi, che si svolgerà il prossimo 8 maggio nella sede dell’istituto alberghiero.
“Territorio, cibo e turismo: un rapporto sempre più stretto, anzi corto”, questo il titolo del convegno che si pone l’obiettivo di diffondere non solo i concetti di sostenibilità, compatibilità ed equo-solidarietà, ma promuove un modello da applicare fin da subito dagli imprenditori locali delle strutture turistico-ricettive di Chianciano, proponendo la somministrazione di alimenti provenienti dalla filiera corta. Il cibo, che rappresenta la cultura e la tradizione locale e quindi anche la storia di un territorio, non deve rischiare di diventare un souvenir, ma può invece rappresentare l’essenza stessa di una terra e quindi una grande opportunità di sviluppo e promozione di un territorio già rinomato per le numerose eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche. L’ambizioso progetto coinvolge ovviamente, sia gli imprenditori locali, che potranno attuarlo, ma anche i prodotturi del territorio ai quali è affidato il compito di intessere relazioni ed accordi. A tale scopo, a partire dal pomeriggio del 7 maggio, i nuovissimi locali dell’Istituto Alberghiero Artusi accoglieranno una fiera-esposizione di produttori locali, i quali daranno l’opportunità, a quanti faranno loro visita, di degustare e magari acquistare i prodotti della nostra terra. Il convegno di quest’anno ha dato la possibilità di stringere una collaborazione fattiva con l’associazione onlus Insieme per caso, che opera ormai da anni in Zambia: l’obiettivo che i due soggetti si sono prefissati è quello di attivare un corso di studi nello stato africano.
“Territorio, cibo e turismo: un rapporto sempre più stretto, anzi corto”, questo il titolo del convegno che si pone l’obiettivo di diffondere non solo i concetti di sostenibilità, compatibilità ed equo-solidarietà, ma promuove un modello da applicare fin da subito dagli imprenditori locali delle strutture turistico-ricettive di Chianciano, proponendo la somministrazione di alimenti provenienti dalla filiera corta. Il cibo, che rappresenta la cultura e la tradizione locale e quindi anche la storia di un territorio, non deve rischiare di diventare un souvenir, ma può invece rappresentare l’essenza stessa di una terra e quindi una grande opportunità di sviluppo e promozione di un territorio già rinomato per le numerose eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche. L’ambizioso progetto coinvolge ovviamente, sia gli imprenditori locali, che potranno attuarlo, ma anche i prodotturi del territorio ai quali è affidato il compito di intessere relazioni ed accordi. A tale scopo, a partire dal pomeriggio del 7 maggio, i nuovissimi locali dell’Istituto Alberghiero Artusi accoglieranno una fiera-esposizione di produttori locali, i quali daranno l’opportunità, a quanti faranno loro visita, di degustare e magari acquistare i prodotti della nostra terra. Il convegno di quest’anno ha dato la possibilità di stringere una collaborazione fattiva con l’associazione onlus Insieme per caso, che opera ormai da anni in Zambia: l’obiettivo che i due soggetti si sono prefissati è quello di attivare un corso di studi nello stato africano.