CHIUSI. La presentazione di scritti del politico Loris Scricciolo, avvenuta oggi (17 gennaio) nella sua Chiusi a cinque anni dalla morte, poteva essere una semplice commemorazione. Si è trasformata invece in una riflessione molto attuale sulla politica come impegno morale e passione civile, che ha preso spunto dalla coerenza di questo militante socialista, morto nell’appartamento dove ha sempre vissuto con la moglie e le figlie, avvolto nella bandiera di partito.
Il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini ha rimarcato il “sacrificio di tante persone, che in una certa epoca hanno vissuto la politica come ragione di vita, sacrificio, senza riceverne vantaggi”. Anzi, hanno verificato che nella vita “capita sempre ricevere un calcio da un amico”, come ha scritto lo stesso Scricciolo citando lo shakespeariano Timone d’Atene. E di calci Scricciolo ne ha avuti tanti, insieme alla mancata gratitudine di molte persone che hanno ricevuto il suo aiuto. Eppure, come ha rimarcato Giorgio Del Ciondolo, “se favoriva qualcuno, in lui c’era sempre la consapevolezza di fare gli interessi generali o della banca”.
Scricciolo, deputato e vicepresidente del Monte dei Paschi, ha gestito un grande potere ma non ne mostrava i segni esteriori più deleteri. Sapeva stare tra la gente e, come ha sottolineato il presidente della Fondazione Monte dei Paschi Gabriello Mancini, anche denunciare la deriva politica che poi avrebbe dilaniato il Psi di Craxi. Scricciolo scrive nel ’91: “Così rende perplessi il fatto che i partiti siano presi d’assalto da individui e da cricche, prive di colore, ma assetate soltanto di potere e vantaggi personali: spocchiosi sì, qualche volta; ostentano soltanto una boria spagnolesca o un sorriso beffardo che provoca rigetto… Formano costoro – sempre e dovunque – come un muro di gomma ad ogni istanza di qualche cambiamento”.
Il sindaco di Chiusi Luca Ceccobao, in ossequio allo stile di vita di Scricciolo e alle molte cose da lui fatte per la città natale, ha condiviso la possibilità di dedicargli una strada quando sarà tecnicamente possibile, tra gli applausi di una platea stracolma di vecchi militanti e dirigenti socialisti. Neppure la moglie Laura e le figlie, Eleonora e Beatrice, che hanno curato la pubblicazione, si aspettavano una partecipazione cosi nutrita, con gente in piedi e tanta commozione. “Ringrazio tutti – ha detto Eleonora Scricciolo – e in particolare il sindaco Luca Ceccobao”.