SIENA. La Guardia di Finanza ha concluso l’attività amministrativa finalizzata alla verifica della posizione fiscale dell’Università di Siena. I riscontri sono stati avviati a seguito sia delle indagini di polizia giudiziaria dirette dalla Procura della Repubblica per accertare le cause del dissesto finanziario sia dalla Corte dei Conti di Firenze per appurare eventuali danni erariali.
Accertato l’omesso versamento di oltre 25 milioni di Euro di Irap, relativi ad acconti mensili non versati per oltre 9 milioni di Euro nel 2006, oltre 10 milioni di Euro nel 2007 ed oltre 6 milioni di Euro nel 2008. Gli acconti costituiscono, come le imposte ordinarie, un debito verso l’erario calcolato sulla base del valore delle retribuzioni corrisposte nel mese di riferimento. Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 8 milioni di Euro.
Le Fiamme Gialle hanno all’esame, inoltre, il mancato versamento degli oneri previdenziali Inpadp per gli anni 2004, 2005, 2006 e 2007 per valori ad oggi ancora superiori a 70 milioni di Euro. In sintesi, è stata ricostruita un’evasione previdenziale e fiscale complessivamente pari ad oltre 95 milioni di euro.
L’Ateneo ha già avanzato all’Agenzia delle Entrate di Siena la “richiesta di adesione“ al contenuto integrale dei rilievi formulati dalle Fiamme Gialle al fine di ottenere, fermo restando il pagamento dell’imposta dovuta, la riduzione delle sanzioni relative all’evasione Irap (circa 8 milioni) ad un ottavo dell’importo minimo previsto (circa 1 milione). Spetta ora all’Agenzia delle Entrate di valutare se la tipologia dei rilievi mossi dalla Guardia di Finanza possano o meno rientrare nelle casistiche previste dalla legge per beneficiare della soluzione agevolata in termini di riduzione delle sanzioni.
Nel frattempo, al fine di accertare le responsabilità in ordine al più consistente debito cumulatosi nel tempo nei confronti dell’INPDAP, visti gli accordi intercorsi tra Ente creditore ed Università, su ordine della Procura di Siena i finanzieri del Nucleo PT hanno di recente acquisito i documenti attraverso i quali l’INPDAP, fermo restando il pagamento dei contributi, ha accordato all’Università di Siena l’abbattimento delle sanzioni fino al tasso legale vigente per gli anni interessati alle omissioni.
Accertato l’omesso versamento di oltre 25 milioni di Euro di Irap, relativi ad acconti mensili non versati per oltre 9 milioni di Euro nel 2006, oltre 10 milioni di Euro nel 2007 ed oltre 6 milioni di Euro nel 2008. Gli acconti costituiscono, come le imposte ordinarie, un debito verso l’erario calcolato sulla base del valore delle retribuzioni corrisposte nel mese di riferimento. Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 8 milioni di Euro.
Le Fiamme Gialle hanno all’esame, inoltre, il mancato versamento degli oneri previdenziali Inpadp per gli anni 2004, 2005, 2006 e 2007 per valori ad oggi ancora superiori a 70 milioni di Euro. In sintesi, è stata ricostruita un’evasione previdenziale e fiscale complessivamente pari ad oltre 95 milioni di euro.
L’Ateneo ha già avanzato all’Agenzia delle Entrate di Siena la “richiesta di adesione“ al contenuto integrale dei rilievi formulati dalle Fiamme Gialle al fine di ottenere, fermo restando il pagamento dell’imposta dovuta, la riduzione delle sanzioni relative all’evasione Irap (circa 8 milioni) ad un ottavo dell’importo minimo previsto (circa 1 milione). Spetta ora all’Agenzia delle Entrate di valutare se la tipologia dei rilievi mossi dalla Guardia di Finanza possano o meno rientrare nelle casistiche previste dalla legge per beneficiare della soluzione agevolata in termini di riduzione delle sanzioni.
Nel frattempo, al fine di accertare le responsabilità in ordine al più consistente debito cumulatosi nel tempo nei confronti dell’INPDAP, visti gli accordi intercorsi tra Ente creditore ed Università, su ordine della Procura di Siena i finanzieri del Nucleo PT hanno di recente acquisito i documenti attraverso i quali l’INPDAP, fermo restando il pagamento dei contributi, ha accordato all’Università di Siena l’abbattimento delle sanzioni fino al tasso legale vigente per gli anni interessati alle omissioni.