Presente al Convegno Ambrosetti ha parlato di buon lavoro della banca
CERNOBBIO. Alessandro Profumo, presidente di banca Monte dei Paschi reputa che “La Fondazione Monte Paschi con la vendita di una quota a nuovi soci ha fatto una scelta di stabilità”. La dichiarazione a margine del convegno Ambrosetti di Cernobbio. Il presidente ha continuato “Chi gestisce la banca non si occupa dell’azionariato, la Fondazione ha fatto una scelta di stabilità. C’è anche un lock up, poi vediamo il patto, credo sia un segnale di volontà di accompagnamento della banca”. “Dell’aumento di capitale ne parleremo dopo il 12 maggio. Abbiamo una delibera assemblea che ci autorizza a partire dopo il 12 maggio – ha detto rispondendo ai giornalisti – ne parleremo dopo quella data”. Il rinvio dell’aumento, ha aggiunto, ha avuto un costo: “ci sono stati degli oneri finanziari che non avremmo sopportato se avessimo avuto la liquidità dell’aumento”. Sulla crescita del titolo in Borsa ha puntualizzato: “Sono due anni che lavoriamo intensamente, i costi della banca nel 2013 sono stati 600 milioni in meno di due anni prima, e ora questi risultati stanno iniziando a pagare. Ci sono dei colleghi che hanno fatto un lavoro egregio, l’amministratore delegato Viola e la sua squadra hanno dato questo impulso alla banca”.
Secondo Profumo gli investitori esteri “hanno deciso di ritornare in forze sul nostro mercato acquisendo quote di molte banche e imprese per una visione più che positiva che c’è sull’Italia. Forse prima era troppo negativa e quindi oggi si è trovato un equilibrio. E’ un periodo per cui i cambiamenti che abbiamo avuto sotto il profilo istituzionale danno un mood positivo sul paese. C’è anche un fattore macroeconomico, perché c’è molta liquidità che si sta spostando dai mercati emergenti. Su tutto questo c’è il fattore fondamentale che la paura che il progetto europeo dovesse fallire è scomparsa”.
Profumo è entrato anche nel merito del corretto funzionamento del mercato creditizio: per il top manager è “fondamentale” far ripartire le cartolarizzazioni dei crediti e lo scambio sul mercato secondario. “Quando ho fatto il presidente della federazione europea ho contribuito alla partenza di un mercato basato a Londra. Sono convinto che nell’Europa continentale, incui il sistema bancario ha un ruolo molto forte, in cui siamo troppo banco-centrici, dobbiamo disintermediarci. Per farlo serve anche il mercato delle cartolarizzazioni, che sia ‘on the counter’, trasparente e con tutte le regole della quotazione”. Nel sistema bancario c’è un ‘funding gap’ tra i prestiti e i depositi, che sono inferiori.”Questo differenziale o viene finanziato dal mercato o dalla Bce. Finanziarlo dal mercato significa poter smobilizzare i crediti, peraltro ci sono investitori, come le assicurazioni, che hanno interesse ad avere carta di questo tipo”.
Secondo Profumo gli investitori esteri “hanno deciso di ritornare in forze sul nostro mercato acquisendo quote di molte banche e imprese per una visione più che positiva che c’è sull’Italia. Forse prima era troppo negativa e quindi oggi si è trovato un equilibrio. E’ un periodo per cui i cambiamenti che abbiamo avuto sotto il profilo istituzionale danno un mood positivo sul paese. C’è anche un fattore macroeconomico, perché c’è molta liquidità che si sta spostando dai mercati emergenti. Su tutto questo c’è il fattore fondamentale che la paura che il progetto europeo dovesse fallire è scomparsa”.
Profumo è entrato anche nel merito del corretto funzionamento del mercato creditizio: per il top manager è “fondamentale” far ripartire le cartolarizzazioni dei crediti e lo scambio sul mercato secondario. “Quando ho fatto il presidente della federazione europea ho contribuito alla partenza di un mercato basato a Londra. Sono convinto che nell’Europa continentale, incui il sistema bancario ha un ruolo molto forte, in cui siamo troppo banco-centrici, dobbiamo disintermediarci. Per farlo serve anche il mercato delle cartolarizzazioni, che sia ‘on the counter’, trasparente e con tutte le regole della quotazione”. Nel sistema bancario c’è un ‘funding gap’ tra i prestiti e i depositi, che sono inferiori.”Questo differenziale o viene finanziato dal mercato o dalla Bce. Finanziarlo dal mercato significa poter smobilizzare i crediti, peraltro ci sono investitori, come le assicurazioni, che hanno interesse ad avere carta di questo tipo”.