di Ezio Sabatini
SIENA. Non era mai riuscita a dire ai suoi genitori di quanto non fosse soddisfatta del proprio rendimento negli studi e per questo motivo ha deciso di farlla finita. Una studentessa di 23 anni, originaria di Matera ed iscritta alla facoltà di Scienze Politiche, si è impiccata con un foulard attaccato alle maniglie dell'armadio. Il tragico gesto è stato compiuto nella mattina di oggi nella camera della casa in cui viveva in affitto assieme ad altri due giovani in via Martiri di Scalvaia, nel centro storico.
A fare la scoperta sono stati proprio i ragazzi, che ogni mattina la andavano a svegliare.
Sul posto si sono recati i soccorritori del 118 ed i Carabinieri della stazione di Siena Centro. Ma per tutti loro non c'è stato altro da fare che accertarne la morte.
Sul fatto indaga il pubblico ministero Mario Formisano che non si è ancora espresso sulla volontà o meno di eseguire una autopsia sul corpo. La giovane non ha lasciato lettere o biglietti che motivino il gesto estremo. Secondo alcuni amici della 23enne, la sera precedente L. aveva partecipato ad una festa e appariva tranquilla. Pare che avesse detto ai suoi amici di Matera e ai suoi genitori che si sarebbe laureata, ma a Siena nessuno ne sapeva niente. E nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto del genere.
SIENA. Non era mai riuscita a dire ai suoi genitori di quanto non fosse soddisfatta del proprio rendimento negli studi e per questo motivo ha deciso di farlla finita. Una studentessa di 23 anni, originaria di Matera ed iscritta alla facoltà di Scienze Politiche, si è impiccata con un foulard attaccato alle maniglie dell'armadio. Il tragico gesto è stato compiuto nella mattina di oggi nella camera della casa in cui viveva in affitto assieme ad altri due giovani in via Martiri di Scalvaia, nel centro storico.
A fare la scoperta sono stati proprio i ragazzi, che ogni mattina la andavano a svegliare.
Sul posto si sono recati i soccorritori del 118 ed i Carabinieri della stazione di Siena Centro. Ma per tutti loro non c'è stato altro da fare che accertarne la morte.
Sul fatto indaga il pubblico ministero Mario Formisano che non si è ancora espresso sulla volontà o meno di eseguire una autopsia sul corpo. La giovane non ha lasciato lettere o biglietti che motivino il gesto estremo. Secondo alcuni amici della 23enne, la sera precedente L. aveva partecipato ad una festa e appariva tranquilla. Pare che avesse detto ai suoi amici di Matera e ai suoi genitori che si sarebbe laureata, ma a Siena nessuno ne sapeva niente. E nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto del genere.