di Lisca
SIENA. La decisione dei capitani di escludere i nomi eccellenti dei cavalli “pigliatutto” non è stata una cattiva idea. Ci se ne rende conto pensando che sei esordienti possono fare la differenza. Sangue nuovo, elementi freschi, ma soprattutto otto avversarie in campo: se due o tre avessero i cavalli più forti sarebbe bell’e fatta. Così si vedranno i valori di queste nuove leve e come i fantini sapranno sfruttarli al meglio. I
nomi delle accoppiate sono quelli di Voglia nell’Onda, Salasso nella Chiocciola, Gingillo nella Pantera, Brio nella Civetta, La Lupa monta Girolamo, il Dè nell’Aquila, la Torre punta sull’esordiente Francesco Caria, Tittia va alla Giraffa, Trecciolino nell’Istrice e l’altro esordiente Mureddu nel Leocorno. Tutto da vedere quando i barberi usciranno dall’Entrone per la prima prova di questo Palio di mezzagosto. Il tempo s’è schiarito, si va lisci verso le 19,15, sui palchi una giovane col pancione e una maglietta nera con scritto:”E’ una femminuccia”. Auguri.
Cittini di tutti i colori sul palco delle comparse, scollatura più che generosa di una bionda altera, un cittino con superciuccio. Sarà una prova d’assaggio con tanti nuovi. “A cavallo”, bandiera bianca, tamburo, mortaletto e i cavalli s’avviano. Tondino. Entrano Giraffa, Leocorno, Istrice, Civetta, Onda, Lupa, Chiocciola, Pantera, Torre e Aquila di rincorsa. Allineati e coperti, poi la Giraffa si sgancia, l’Onda idem, difficoltà, cambi di posto, rigirate. Tutti fuori. Rientrano, solita Giraffa fuori allineamento, la rincorsa è lontana, il cavallo della Chiocciola tende a calciare. Via, Giraffa, Leocorno, Civetta, Onda, Lupa. Il Leocorno galoppa imprendibile, Lupa, Onda, Civetta, Chiocciola, Torre, Istrice. Il Leocorno rallenta, la Civetta all’ultimo S. Martino forza il cavallo, prende la testa e vince. Domani è un altro giorno.
SIENA. La decisione dei capitani di escludere i nomi eccellenti dei cavalli “pigliatutto” non è stata una cattiva idea. Ci se ne rende conto pensando che sei esordienti possono fare la differenza. Sangue nuovo, elementi freschi, ma soprattutto otto avversarie in campo: se due o tre avessero i cavalli più forti sarebbe bell’e fatta. Così si vedranno i valori di queste nuove leve e come i fantini sapranno sfruttarli al meglio. I
nomi delle accoppiate sono quelli di Voglia nell’Onda, Salasso nella Chiocciola, Gingillo nella Pantera, Brio nella Civetta, La Lupa monta Girolamo, il Dè nell’Aquila, la Torre punta sull’esordiente Francesco Caria, Tittia va alla Giraffa, Trecciolino nell’Istrice e l’altro esordiente Mureddu nel Leocorno. Tutto da vedere quando i barberi usciranno dall’Entrone per la prima prova di questo Palio di mezzagosto. Il tempo s’è schiarito, si va lisci verso le 19,15, sui palchi una giovane col pancione e una maglietta nera con scritto:”E’ una femminuccia”. Auguri.
Cittini di tutti i colori sul palco delle comparse, scollatura più che generosa di una bionda altera, un cittino con superciuccio. Sarà una prova d’assaggio con tanti nuovi. “A cavallo”, bandiera bianca, tamburo, mortaletto e i cavalli s’avviano. Tondino. Entrano Giraffa, Leocorno, Istrice, Civetta, Onda, Lupa, Chiocciola, Pantera, Torre e Aquila di rincorsa. Allineati e coperti, poi la Giraffa si sgancia, l’Onda idem, difficoltà, cambi di posto, rigirate. Tutti fuori. Rientrano, solita Giraffa fuori allineamento, la rincorsa è lontana, il cavallo della Chiocciola tende a calciare. Via, Giraffa, Leocorno, Civetta, Onda, Lupa. Il Leocorno galoppa imprendibile, Lupa, Onda, Civetta, Chiocciola, Torre, Istrice. Il Leocorno rallenta, la Civetta all’ultimo S. Martino forza il cavallo, prende la testa e vince. Domani è un altro giorno.