di Lisca
SIENA. Come si disse: l’idillio fantini-mossiere, con otto avversarie in Piazza è andato a farsi benedire. Dopo 85 minuti, tutti fuori numero 3 e altrettante mosse invalide, con un caos prevedibilissimo di balletti e valzer le cose vanno strabenissimo per la ex nonna Civetta. Che, partita prima si fa tre giri alla grande, con Brio che porta Istriceddu e il drappellone del Ghelli nel Castellare.
L’ordine di entrata vedeva Giraffa, Onda, Aquila, Civetta, Pantera, Leocorno, Lupa, Torre, Istrice e Chiocciola di rincorsa. Impossibile un allineamento accettabile: con un giochino di entra-e-esci le Contrade si divertivano a fare di tutto per mettere l’avversaria in ginocchio. E ci sono riuscite per un’ora e 25 minuti. Duello rusticano fra Onda e Giraffa, alternanza di fantini che si piazzano all’entrata del verrocchino per impedire la rincorsa, un calcio fa accorrere veterinari e barbaresco intorno a Lampante, che si rimette subito. Impossibile descrivere le fasi della vicenda, i fantini passeggiano, si incrociano, si intersecano, si rigirano: e al momento magico, quando la Chiocciola è entrata, l’Onda era col capo al Casato. Mossa valida. Schizza la Civetta con la Lupa, Leocorno, Torre e Chiocciola, al 1° S. Martino Civetta, Lupa, Aquila, Torre, Chiocciola; posizioni invariate fino al 2° S Martino con l’Aquila che tallona la Civetta, seguita da Lupa, Istrice e Aquila; al 3° S. Martino la Civetta passa prima seguita dall’Aquila che cade e il volo della Civetta diventa immenso e Brio alza il nerbo al bandierino. Finito il digiuno della ex nonna: comincia la scorpacciata di felicità. Ora a Siena è buio per davvero.