SIENA. Il Palio del 16 agosto si tinge dei colori della Civetta. Quei colori che da tanto non illuminavano la Piazza del Campo.
Istriceddu e Andrea Mari (detto Brio) ha tenuto all'ora e venticinque di mossa e, partito primo ha fatto una corsa senza tentennamenti. Sempre in prima posizione.
Tre giri di corsa quasi al buio, prima davanti all'Aquila, poi davanti alla Lupa, infine davanti all'Istrice.
Getta la "cuffia" tra migliaia di flash che rendono la piazza uno scenario pirotecnico. Degno di Bernardo Tolomei che arride alla contrada in cui dimora.
Questo l'ordine al canape voluto dalla sorte: Giraffa, Onda, Aquila, Civetta, Pantera, Leocorno, Lupa, Torre, Istrice. Chiocciola di rincorsa.
Gran confusione: nessuna contrada rispetta la postazione. Si rispetta la tradizione ed il mossiere fa uscire tutti.
Dopo qualche giro di tondino si torna dentro e, pare, si crei maggiore ordine. L'Onda resta lontana dalla sua posizione e la Chiocciola resta comodamente, placidamente, ad aspettare il momento giusto per entrare.
Nella parte bassa tanta confusione.
Minuti di attesa e di nervosismo. Poi, tutti fuori di nuovo, solo pochi secondi, per poter parlare con la Chiocciola che, negli ultimi minuti al canape, si è tenuta sempre vicina al verrocchino.
Molte rimostranze dei fantini al mossiere per posizioni non rispettate. Sono passati già 25 minuti dall'uscita dei cavalli dall'entrone.
IL cavallo dell'Aquila sembra molto nervoso; pare proprio non apprezzare la sensazione della vista al canape. Il mossiere cominicia ad alzare la voce e richiama le contrade a rispettare le posizione assegnate dalla sorte.
La Civetta si avvicina per protestare con il mossiere. Resta in prima posizione sostenendo il disturbo da parte del Leocorno.
La Chiocciola resta sempre ferma, immobile al verrocchino.
Le posizioni non si rispettano. I cavalli cominciano a sudare. Tutti fuori.
Tempi sempre più lunghi. "Vorrei andare a cercare tutti quelli che in questi giorni mi dicevano "questa volta la mossa sarà rapida"" scherza Emilio Ravel.
La piazza comincia a brontolare. Per alcuni secondi pare raggiunto l'allineamento al punto che la Chiocciola si decide ad entrare. Invece… mossa non valida.
Un giro di piazza per allentare i nervi diventati di ferro, per asciugare il sudore dei cavalli.
Rapido rientro. La Civetta lamenta il suo posto che resta stretto tra Onda e Pantera. L'Aquila resta inquieta e di traverso rispetto al canape.
Onda e Giraffa litigano tra di loro per il posto.
Il cavallo dell'Aquila annuisce con il capo come ad invogliare la Chiocciola – immobile al verrocchino – ad entrare. Anche la piazza rumoreggia ed invita alla partenza.
Attimi di allineamento ma che sottacciono una confusione che non trova spiegazioni plausibili. Sono passati cinquanta minuti.
Leocorno e Istrice ostruiscono l'uscita alla Chiocciola. Poi un brevissimo, ennesimo allineamento che dura solo qualche strizzata d'occhi.
La piazza comincia a fischiare furiosamente. Un'altra mossa non valida. Ennesimo giro a vuoto. Fischi a non finire. Istrice e Aquila fuori posto.
Poi tocca a Onda e Leocorno a chiudere l'ingresso della Chiocciola.
Poi l'Onda trova la sua posizione (per poco) mentre il Leocorno resta "imbronciato" a chiudere l'eventuale corsa della Chiocciola.
La luce intanto diminuisce e i commentatori Rai cominciano ad ipotizzare una corsa rinviata al 17.
Il Leocorno, tra il suo posto e il verrocchino ci fa "il viottolo".
Un'altra inattesa, snervante, mossa non valida. per la Giraffa "girata".
Verso il palio "sotto le stelle". Illuminate le bifore del palazzo pubblico.
Al ritorno al canape non cambia nulla. Giraffa e Onda "rigirate" e Leocorno che blocca la Chiocciola.
Critiche e fischi al mossiere che temporeggia e non richiama all'ordine.
Siamo a un'ora e venti di mossa, ricorda Ravel.
Proprio quando le speranze di vedere questo palio si affievoliscono, ecco l'entrata della Chiocciola. L'Onda non è in posizione, temporeggia guardando il mossiere ma, questa volta, dal verrocchio non giunge nessun ripensamento.
La Civetta parte per prima. Dietro l'Aquila che poi cade al San Martino. Lupa seconda per due giri. Ma cosa cambia? Il rosso e il nero catalizzano l'attenzione. Non ci sono dubbi. E' Civetta.
Clicca qui per la fotogallery
Istriceddu e Andrea Mari (detto Brio) ha tenuto all'ora e venticinque di mossa e, partito primo ha fatto una corsa senza tentennamenti. Sempre in prima posizione.
Tre giri di corsa quasi al buio, prima davanti all'Aquila, poi davanti alla Lupa, infine davanti all'Istrice.
Getta la "cuffia" tra migliaia di flash che rendono la piazza uno scenario pirotecnico. Degno di Bernardo Tolomei che arride alla contrada in cui dimora.
Questo l'ordine al canape voluto dalla sorte: Giraffa, Onda, Aquila, Civetta, Pantera, Leocorno, Lupa, Torre, Istrice. Chiocciola di rincorsa.
Gran confusione: nessuna contrada rispetta la postazione. Si rispetta la tradizione ed il mossiere fa uscire tutti.
Dopo qualche giro di tondino si torna dentro e, pare, si crei maggiore ordine. L'Onda resta lontana dalla sua posizione e la Chiocciola resta comodamente, placidamente, ad aspettare il momento giusto per entrare.
Nella parte bassa tanta confusione.
Minuti di attesa e di nervosismo. Poi, tutti fuori di nuovo, solo pochi secondi, per poter parlare con la Chiocciola che, negli ultimi minuti al canape, si è tenuta sempre vicina al verrocchino.
Molte rimostranze dei fantini al mossiere per posizioni non rispettate. Sono passati già 25 minuti dall'uscita dei cavalli dall'entrone.
IL cavallo dell'Aquila sembra molto nervoso; pare proprio non apprezzare la sensazione della vista al canape. Il mossiere cominicia ad alzare la voce e richiama le contrade a rispettare le posizione assegnate dalla sorte.
La Civetta si avvicina per protestare con il mossiere. Resta in prima posizione sostenendo il disturbo da parte del Leocorno.
La Chiocciola resta sempre ferma, immobile al verrocchino.
Le posizioni non si rispettano. I cavalli cominciano a sudare. Tutti fuori.
Tempi sempre più lunghi. "Vorrei andare a cercare tutti quelli che in questi giorni mi dicevano "questa volta la mossa sarà rapida"" scherza Emilio Ravel.
La piazza comincia a brontolare. Per alcuni secondi pare raggiunto l'allineamento al punto che la Chiocciola si decide ad entrare. Invece… mossa non valida.
Un giro di piazza per allentare i nervi diventati di ferro, per asciugare il sudore dei cavalli.
Rapido rientro. La Civetta lamenta il suo posto che resta stretto tra Onda e Pantera. L'Aquila resta inquieta e di traverso rispetto al canape.
Onda e Giraffa litigano tra di loro per il posto.
Il cavallo dell'Aquila annuisce con il capo come ad invogliare la Chiocciola – immobile al verrocchino – ad entrare. Anche la piazza rumoreggia ed invita alla partenza.
Attimi di allineamento ma che sottacciono una confusione che non trova spiegazioni plausibili. Sono passati cinquanta minuti.
Leocorno e Istrice ostruiscono l'uscita alla Chiocciola. Poi un brevissimo, ennesimo allineamento che dura solo qualche strizzata d'occhi.
La piazza comincia a fischiare furiosamente. Un'altra mossa non valida. Ennesimo giro a vuoto. Fischi a non finire. Istrice e Aquila fuori posto.
Poi tocca a Onda e Leocorno a chiudere l'ingresso della Chiocciola.
Poi l'Onda trova la sua posizione (per poco) mentre il Leocorno resta "imbronciato" a chiudere l'eventuale corsa della Chiocciola.
La luce intanto diminuisce e i commentatori Rai cominciano ad ipotizzare una corsa rinviata al 17.
Il Leocorno, tra il suo posto e il verrocchino ci fa "il viottolo".
Un'altra inattesa, snervante, mossa non valida. per la Giraffa "girata".
Verso il palio "sotto le stelle". Illuminate le bifore del palazzo pubblico.
Al ritorno al canape non cambia nulla. Giraffa e Onda "rigirate" e Leocorno che blocca la Chiocciola.
Critiche e fischi al mossiere che temporeggia e non richiama all'ordine.
Siamo a un'ora e venti di mossa, ricorda Ravel.
Proprio quando le speranze di vedere questo palio si affievoliscono, ecco l'entrata della Chiocciola. L'Onda non è in posizione, temporeggia guardando il mossiere ma, questa volta, dal verrocchio non giunge nessun ripensamento.
La Civetta parte per prima. Dietro l'Aquila che poi cade al San Martino. Lupa seconda per due giri. Ma cosa cambia? Il rosso e il nero catalizzano l'attenzione. Non ci sono dubbi. E' Civetta.
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