Soddisfazione tra i partecipanti per il contenuto degli interventi
di Ezio Sabatini
SIENA. Si è svolto alla Certosa di Pontignano il convegno “Comunicare l’emergenza”, organizzato sabato (8 giugno) da Vigilanza Antincendio Boschivo e patrocinato dalla Provincia di Siena, l’ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, le Associazioni Riunite per l’Emergenza Senesi e l’Associazione Radioamatori Italiani.
In apertura di lavori non è mancato il saluto dell’assessore provinciale alla protezione civile, Alessandro Pinciani, del presidente dell’ordine dei medici ed odontoiatri, Roberto Monaco e di Filippo Toccafondi, vicepresidente della VAB Toscana. A moderare l’esperta del settore ed organizzatrice dell’evento, Silvana Viti.
Per Elvezio Galanti, ideatore del famoso metodo Augustus di gestione delle emergenze, è sbagliata l’ idea che la situazione post crisi in cui si dibatte la Protezione Civile ritorni al periodo dei fasti di Bertolaso. la cancellazione delle provincie e la “spending review” porteranno a rendere la comunicazione il campo di battaglia del futuro. Un eccesso di comunicazione, come quella dell’epoca dei social network, non significa buona comunicazione; il “troppo pieno della comunicazione” deve lasciare il passo ad un dato testato. Oggi il rapporto con i media deve essere creato con al stessa cura con cui seguiamo il coordinamento delle squadre operative.
Lorenzo Alessandrini, sindaco di Seravezza in occasione della alluvione della Garfagnana del 1996, ha ripercorso la storia di come il sindaco è diventato autorità di protezione civile e come si trovi impegnato nel rapporto della comunicazione con la cittadinanza. Il dirigente della Regione Toscana, Antonio Melara, ha sintetizzato il proprio intervento nella classica massima per cui “prevenire è meglio di curare”. Prevenire oggi è un obbligo visto che non ci sono più i soldi per curare. Orgoglio della nostra regione è che ha a disposizione ben 3000 volontari di protezione civile.
Riccardo Romeo Jasinski, responsabile per la Toscana della Associazione Nazionale Disaster Manager, ha ripercorso gli ultimi 45 anni di emergenze. dalla alluvione di Firenze, che lo vide angelo del fango, fino alla questione dei migranti passando per l alluvione di Sarno e la Missione Arcobaleno.
Il compito di spiegare come il 118 si relazione al tema della comunicazione è toccato al dottor Giuseppe Panzardi. Una centrale di emergenza sanitaria, come Siena 118, gestisce un grandissimo numero di attività, anche molto diverse fra loro, con una particolare interazione e comunicazione con una varietà di soggetti.
Prima della pausa per il pranzo si è tenuto un interessante serie di dibattiti che ha permesso di presentare la propria posizione anche a tutte quelle personalità che non avevano uno spazio in scaletta. Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena, Antonio Albanese, ha ripreso il concetto del “comunicare l’emergenza” ripercorrendo la via che ha portato alla istituzione di un centro unico di coordinamento delle comunicazioni in occasione del Palio.
Nel pomeriggio si sono susseguiti una serie di interventi sempre legati al tema. Per l’esperto formatore delle organizzazioni complesso, Corrado de Serio, l’argomento era quello di illustrare gli elementi su cui si basa la teoria stessa della comunicazione. Il sempre più importante tema della psicologia è stata affrontata da Luciano Cartocci con un passaggio dal titolo “aspetti psicologici della comunicazione d’emergenza”, a cui è seguito l’approfondimento di Barbara Barsanti su come il social network può essere utile nella comunicazione da e per la Sala Operativa.
Due gli interventi di natura prettamente tecnica. Radio e nuova tecnologia digitale. Per Stefano Orlandi, dell’Associazione Radioamatori Italiani, il tema del rapporto fra le telecomunicazioni analogiche e digitali, mentre per Giuseppe Novellino, della Federazione Italiana Ricetrasmissioni, il confronto fra le due maggiori tecnologie digitali attualmente in uso con pregi e difetti di ognuna.
E’ seguito un interessante dibattito sia sulle tecniche che sulle formule nella comunicazione d’emergenza con vari esempi, casi interessanti e confronti propositivi.
La chiusura del convegno è stata di Mirko Scala, con la sintesi dei contributi della Vigilanza Antincendio Boschivo all’evento.