SIENA. Coldiretti Siena si è mobilitata in piazza Duomo a Firenze per sollecitare le istituzioni a promuovere trasparenza e chiarezza sull’origine e la provenienza degli alimenti. Di fronte alla sede della giunta regionale è stata allestita la “cittadella gialla” al suono dello slogan: “Stop agli inganni che penalizzano il consumatore e mettono in crisi le aziende italiane”.
Una delegazione di Coldiretti è stata accolta dal presidente della Regione Claudio Martini che si è rivelato informato e attento al documento presentato sui prodotti Made in Tuscany.
“Rivendichiamo con forza a tutte le istituzioni regionali e nazionali, l’urgenza di una norma che imponga l’obbligo dell’indicazione della provenienza di tutti i prodotti dell’agroalimentare”. Con queste parole Marotta annuncia che Coldiretti Siena continuerà ad essere in mobilitazione, con due pullman in partenza per presidiare domani il valico del Brennero. Tre giorni di mobilitazione per Coldiretti Siena che chiede trasparenza sull’origine dei prodotti e corretta informazione per i consumatori.
“Queste tutele sono indispensabili anche nella nostra provincia – come ha specificato il presidente Fausto Ligas denunciando che – molte aziende toscane e senesi, utilizzano latte, cagliate e polveri spacciati per italiani, ma in realtà di provenienza estera”.
La questione del latte non è relegata solo alle province del nord, Siena è tra le prime per la trasformazione e la produzione di formaggi, basti pensare al Pecorino di Pienza, lavorato in grandi quantità ed esportato come prodotto Made in Siena. Dati allarmanti quelli che provengono dal fenomeno del latte lavorato, ogni anno in Toscana a fronte di una produzione totale di 719.000 quintali di latte, vengono importati quasi 2.100.000 quintali di latte. La mobilitazione di Coldiretti si concluderà giovedì mattina con una delegazione di agricoltori di Codiretti Siena in mobilitazione a Roma di fronte al Ministro Zaia e al Ministero della Salute. Le iniziative sono tese alla salvaguardia della zootecnia e delle produzioni locali, unico viatico possibile per aiutare le imprese agricole mettendole al riparo della concorrenza sleale e informando correttamente i consumatori.
Una delegazione di Coldiretti è stata accolta dal presidente della Regione Claudio Martini che si è rivelato informato e attento al documento presentato sui prodotti Made in Tuscany.
“Rivendichiamo con forza a tutte le istituzioni regionali e nazionali, l’urgenza di una norma che imponga l’obbligo dell’indicazione della provenienza di tutti i prodotti dell’agroalimentare”. Con queste parole Marotta annuncia che Coldiretti Siena continuerà ad essere in mobilitazione, con due pullman in partenza per presidiare domani il valico del Brennero. Tre giorni di mobilitazione per Coldiretti Siena che chiede trasparenza sull’origine dei prodotti e corretta informazione per i consumatori.
“Queste tutele sono indispensabili anche nella nostra provincia – come ha specificato il presidente Fausto Ligas denunciando che – molte aziende toscane e senesi, utilizzano latte, cagliate e polveri spacciati per italiani, ma in realtà di provenienza estera”.
La questione del latte non è relegata solo alle province del nord, Siena è tra le prime per la trasformazione e la produzione di formaggi, basti pensare al Pecorino di Pienza, lavorato in grandi quantità ed esportato come prodotto Made in Siena. Dati allarmanti quelli che provengono dal fenomeno del latte lavorato, ogni anno in Toscana a fronte di una produzione totale di 719.000 quintali di latte, vengono importati quasi 2.100.000 quintali di latte. La mobilitazione di Coldiretti si concluderà giovedì mattina con una delegazione di agricoltori di Codiretti Siena in mobilitazione a Roma di fronte al Ministro Zaia e al Ministero della Salute. Le iniziative sono tese alla salvaguardia della zootecnia e delle produzioni locali, unico viatico possibile per aiutare le imprese agricole mettendole al riparo della concorrenza sleale e informando correttamente i consumatori.