
SIENA. Il sindaco Maurizio Cenni interviene sull’ordinanza ministeriale che disciplina le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi.
"Fa piacere constatare che l’ordinanza ministeriale, presentata dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini, fissi a livello nazionale una serie di regole per le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi. Si è giustamente pensato a come evitare il ripetersi di episodi come quelli accaduti nei giorni scorsi lontano da Siena.
E’ peraltro evidente che la nostra Festa è unica al mondo e non può essere paragonata ad altre manifestazioni, sia per l’autenticità e la continuità storica, sia perché si è dotata da secoli di norme e regolamenti specifici. L’ordinanza è un punto di partenza in previsione di un disegno di legge più articolato, approfondito e capace di tenere conto anche delle particolarità delle tradizioni e della storia delle città italiane.
Ci fa inoltre piacere constatare che l’ordinanza ministeriale abbia adottato, specie per ciò che attiene la tutela dei cavalli, molte delle regole che il Palio di Siena ha saputo darsi nel corso di questi ultimi anni. I nostri strumenti normativi, soprattutto per l’esperienza accumulata, sono – in molti casi – già oltre il contenuto dell’ordinanza.
Il riconoscimento per la nostra Festa, portata ad esempio dall’onorevole Francesca Martini per l’impegno profuso nella direzione della tutela degli equini e come punto ideale a cui tendere, rappresenta un incentivo a continuare in questa direzione.
Molto abbiamo fatto e ancora siamo impegnati per affinare la nostra capacità di garantire la salvaguardia dei cavalli e della Festa. Per questo mettiamo a disposizione la nostra esperienza che è senza dubbio quella più avanzata e scandita da regolamenti e normative di tutta l’Italia".
"Fa piacere constatare che l’ordinanza ministeriale, presentata dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini, fissi a livello nazionale una serie di regole per le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi. Si è giustamente pensato a come evitare il ripetersi di episodi come quelli accaduti nei giorni scorsi lontano da Siena.
E’ peraltro evidente che la nostra Festa è unica al mondo e non può essere paragonata ad altre manifestazioni, sia per l’autenticità e la continuità storica, sia perché si è dotata da secoli di norme e regolamenti specifici. L’ordinanza è un punto di partenza in previsione di un disegno di legge più articolato, approfondito e capace di tenere conto anche delle particolarità delle tradizioni e della storia delle città italiane.
Ci fa inoltre piacere constatare che l’ordinanza ministeriale abbia adottato, specie per ciò che attiene la tutela dei cavalli, molte delle regole che il Palio di Siena ha saputo darsi nel corso di questi ultimi anni. I nostri strumenti normativi, soprattutto per l’esperienza accumulata, sono – in molti casi – già oltre il contenuto dell’ordinanza.
Il riconoscimento per la nostra Festa, portata ad esempio dall’onorevole Francesca Martini per l’impegno profuso nella direzione della tutela degli equini e come punto ideale a cui tendere, rappresenta un incentivo a continuare in questa direzione.
Molto abbiamo fatto e ancora siamo impegnati per affinare la nostra capacità di garantire la salvaguardia dei cavalli e della Festa. Per questo mettiamo a disposizione la nostra esperienza che è senza dubbio quella più avanzata e scandita da regolamenti e normative di tutta l’Italia".