di Roberto Cappelli
MONTALCINO. Wine Spectator, la rivista che tra gli esperti del vino è considerata la Bibbia indiscussa in campo enologico, ha segnalato, tra i produttori di Brunello di Montalcino, ben 25 aziende che, in merito al Brunello 2005, hanno ottenuto un punteggio al di sopra di 90/100.
Ma la sorpresa forse più inaspettata, e per questo ancora più bella e godibile, è stato l’inserimento tra 4 Hot Wines, oltre a tre vini francesi, il Brunello di Montalcino 2005 Villa I Cipressi di Hubert Ciacci: l’enologo che ha consentito di raggiungere un risultato tanto elevato è il più giovane enologo delle aziende ilcinesi, si tratta di Federico Ciacci, 27 anni (figlio dello stesso Hubert), già nella Commissione di assaggio dei vini Doc e Docg della Camera di Commercio di Siena.
Abbiamo colto l’occasione per rivolgere a Hubert Ciacci alcune domande in merito a questa sua eccezionale affermazione in campo enologico non solo italiano ma mondiale.
Ti aspettavi di essere ritenuto dalla prestigiosa rivista Americana “ Wine Spectator” il miglior Brunello di Montalcino 2005?
"Assolutamente no, anche perché la mia azienda era famosa per la produzione di miele, però sapevo che, grazie agli investimenti in vigna, in cantina e dalle recensioni che le altre guide mi davano, che il mio vino migliorava anno per anno".
Chi è il tuo enologo?
"Sono fortunato, il mio enologo è mio figlio Federico che a soli 28 anni è uno degli enologi più giovani ed è già da due anni membro della commissione di degustazione dei vini DOC e DOCG presso la Camera di Commercio di Siena".
Quale è la dimensione della tua azienda?
"La mia è un ‘azienda medio piccola, ha 36 ettari di terreno di cui 4 a vigneto per una produzione di circa 30.000 bottiglie che io e l’altro mio figlio Dario vendiamo un po’ in tutto il mondo occupandoci della promozione e delle vendite".
Quali sono i tuoi mercati di riferimento?
"La mia azienda esporta quasi totalmente la produzione, il 60% negli Stati Uniti, il 10% in Canada, il 20% in Europa e solo il 10% viene venduto in Italia".
A questo punto non rimane altro che mettere in pratica il detto “San Giovanni non vuole né scherzi né inganni” e, pertanto, al di là di quanto affermato da Wine Spectator – che, per quanto ne sappiamo, è difficile che prenda degli abbagli – non ci rimane altro che stappare una buona bottiglia di Brunello 2005 Villa i Cipressi e assaporare tutta la bontà che si sprigiona da questo rosso nettare.