SIENA. Il sindaco Maurizio Cenni e il Presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini hanno fissato per il 31 luglio l'incontro con Ateneo e Banca per cercare di individuare le soluzioni più percorribili per dare continuità all'attività dell'Ateneo. E' quello che è stato richiesto dal sindaco, Maurizio Cenni, e dal presidente della Provincia, Simone Bezzini ,e fissato per venerdì 31 luglio.
"Stiamo lavorando – affermano Cenni e Bezzini – per affrontare una situazione di grave e prolungata crisi, cercando di mettere l'Ateneo nelle condizioni di assicurare nelle prossime settimane, il pagamento degli stipendi e la continuità della didattica e della ricerca che, ad oggi, rischiano seriamente di essere compromesse. L'incontro rappresenta un passo essenziale per rispondere all'emergenza e assicurare all'Università un importante apporto. Riteniamo però indispensabile che l'Ateneo compia atti precisi per assicurare che questi sforzi non vadano dispersi: da un maggiore rigore nel contenimento dei costi a un'accelerazione della riforma della governance fino a interventi strutturali in grado di abbattere il deficit, a partire da una politica patrimoniale che preveda un'analisi attenta degli spazi oggi utilizzati. Chiediamo inoltre che, da ora in poi, la gestione della crisi e il rapporto con le istituzioni superiori sia gestito in maniera collegiale per unire le forze, intensificare la trasparenza ed evitare inutili fraintendimenti. Nei prossimi giorni richiederemo un incontro con il Governo e la Regione Toscana per verificare il livello di adesione al piano di risanamento, proposto dall'Università, la cui attuazione dipende in maniera decisiva anche da questi soggetti".
"Stiamo lavorando – affermano Cenni e Bezzini – per affrontare una situazione di grave e prolungata crisi, cercando di mettere l'Ateneo nelle condizioni di assicurare nelle prossime settimane, il pagamento degli stipendi e la continuità della didattica e della ricerca che, ad oggi, rischiano seriamente di essere compromesse. L'incontro rappresenta un passo essenziale per rispondere all'emergenza e assicurare all'Università un importante apporto. Riteniamo però indispensabile che l'Ateneo compia atti precisi per assicurare che questi sforzi non vadano dispersi: da un maggiore rigore nel contenimento dei costi a un'accelerazione della riforma della governance fino a interventi strutturali in grado di abbattere il deficit, a partire da una politica patrimoniale che preveda un'analisi attenta degli spazi oggi utilizzati. Chiediamo inoltre che, da ora in poi, la gestione della crisi e il rapporto con le istituzioni superiori sia gestito in maniera collegiale per unire le forze, intensificare la trasparenza ed evitare inutili fraintendimenti. Nei prossimi giorni richiederemo un incontro con il Governo e la Regione Toscana per verificare il livello di adesione al piano di risanamento, proposto dall'Università, la cui attuazione dipende in maniera decisiva anche da questi soggetti".