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MONTERONI D'ARBIA. Sabato 21 febbraio alle 11 in via Tarsilli e Savastano si terrà l’inaugurazione delle dieci abitazioni ad affitto a canone concordato che il Comune di Monteroni d’Arbia ha assegnato a dieci famiglie del territorio. Taglio del nastro e consegna delle chiavi alla presenza del sindaco Jacopo Armini, Bruno Marzi, assessore alle politiche della casa del Comune, Sandra Scali, presidente di Siena Casa, e Carlo Ceccarelli della Fondazione Monte dei Paschi.
Le dieci abitazioni di nuova costruzione da 60 e 70 metri quadri si trovano nella zona sud del capoluogo nei pressi dell’area artigianale e saranno affittate a canone agevolato pari a 4 euro al metro quadro. Per la loro realizzazione sono stati utilizzati i contributi della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e il mutuo sottoscritto dal Comune di Monteroni d’Arbia con Siena Casa per un totale di oltre 1milione e 800mila euro. Per la loro assegnazione il Comune di Monteroni d’Arbia ha pubblicato un bando lo scorso aprile aperto a tutti i residenti nello Smas (Siena, Asciano, Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia, Monteriggioni e Sovicille).
In totale sono state 60 le domande pervenute in Comune e 22 quelle ammesse con punteggio. La graduatoria, per le famiglie risultate idonee ma non vincitrici resterà aperta per tre anni.
Le dieci abitazioni di nuova costruzione da 60 e 70 metri quadri si trovano nella zona sud del capoluogo nei pressi dell’area artigianale e saranno affittate a canone agevolato pari a 4 euro al metro quadro. Per la loro realizzazione sono stati utilizzati i contributi della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e il mutuo sottoscritto dal Comune di Monteroni d’Arbia con Siena Casa per un totale di oltre 1milione e 800mila euro. Per la loro assegnazione il Comune di Monteroni d’Arbia ha pubblicato un bando lo scorso aprile aperto a tutti i residenti nello Smas (Siena, Asciano, Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia, Monteriggioni e Sovicille).
In totale sono state 60 le domande pervenute in Comune e 22 quelle ammesse con punteggio. La graduatoria, per le famiglie risultate idonee ma non vincitrici resterà aperta per tre anni.