
SIENA. Il progetto di aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale di Arezzo, Grosseto, Piombino e Siena è stato presentato in Regione.Lo scorso 7 agosto, i presidenti delle quattro aziende coinvolte nel percorso di aggregazione nella Toscana Meridionale – Carlo Torlai di Atm Spa di Piombino, Ezio Bartolini di Lfi Spa di Arezzo, Marco Simiani di Rama Spa di Grosseto e Massimo Roncucci di Train Spa di Siena – hanno incontrato a Firenze l’assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Conti.Il progetto, che non prefigura un processo di fusione ma di aggregazione, è finalizzato a creare una nuova azienda (New Co), la Toscana del Sud, dentro la quale saranno conferiti gli asset, e quindi i beni strumentali, bus, attrezzature di officine, tecnologie, personale, ecc. – ma non gli asset patrimoniali.
Le singole società originarie continueranno ad esistere andando però a partecipare all’interno del nuovo soggetto “aggregato” che si occuperà della gestione dei servizi di trasporto, anche con la possibilità di prevedere integrazioni sia territoriali che modali.Il progetto della Toscana Meridionale – che porterebbe alla nascita di un soggetto che arriverebbe a disporre di circa 1.200 dipendenti, per 86 milioni di fatturato complessivo e oltre 34 milioni di produzione chilometrica annua – permetterebbe di rispondere alle nuove esigenze del mercato, rispondendo alla concorrenza di investitori stranieri e garantendo servizi di qualità a costi più bassi. Un progetto i cui punti chiave sono: migliorare l’efficienza di gestione e l’efficacia commerciale; la difesa dei posti di lavoro ed un loro potenziale sviluppo nonché un aumento qualitativo e quantitativo dell’offerta di servizio a favore dei clienti.“Finalmente si realizza uno dei temi della concertazione 2002 che ha guidato i processi di riforma del trasporto pubblico in Toscana – ha spiegato l’assessore ai Trasporti della Regione Toscana, Riccardo Conti – Siamo convinti che il progetto di aggregazione sia da condividere in virtù dei positivi miglioramenti che sarebbero assicurati ai servizi garantiti ai cittadini e per lo strategico rafforzamento sul mercato di aziende radicate sul territorio. Certo è che il compito di decidere se andare avanti o meno dipende adesso dalle proprietà e non certo dalla Regione”. In questa fase il progetto di aggregazione è in corso di distribuzione a tutti i soci delle quattro aziende coinvolte per un’opportuna valutazione. I primi giorni di settembre inizierà un confronto completo nel merito del progetto e, solo successivamente, il piano industriale sarà sottoposto alle organizzazioni sindacali. Rispetto alle notizie apparse sulla stampa, i presidenti delle aziende interessate dichiarano che non è ancora stata effettuata nessuna presentazione del piano alle organizzazioni sindacali.