di Roberto Cappelli
MONTERONI D’ARBIA. “Salire sul palco è come confessarsi davanti al prete. Ti assale
un’emozione da brivido! E quando tocca a te, l’adrenalina ti arriva fino agli occhi. Ed ecco il punto tragico: sbagli una battuta e, ohi, ohi, ti viene un senso di colpa che è difficile descrivere”. È quanto ha dichiarato il protagonista di “Natale in casa Cupiello”, andato in scena sabato 7 febbraio presso la Pubblica Assistenza di Monteroni d’Arbia. Tutto è filato liscio. Il pubblico si è divertito fino alle lacrime ed ha applaudito con entusiasmo, caricando ancora di più gli attori, ormai diventati padroni del palcoscenico. “È andata bene – conclude un bambino – C’è stato qualche errorino, ma abbiamo sfruttato anche quello… Sì, credo proprio che sia andata bene!”. Le canzoni della tradizione napoletana hanno allietato gli intervalli fra i tre atti ed alla fine tutti, ragazzi, genitori e insegnanti, si sono lanciati nelle danze al ritmo di “’O Saracino”. “Quando ci siamo accorti che era difficile competere con la base musicale, abbiamo pensato che ce la saremmo cavata meglio con un balletto e, nel giro di quattro giorni, le coreografie erano pronte! “So’ cose ‘e pazzi!”avrebbe esclamato Nennillo, il figlio fannullone di Luca Cupiello”. È difficile frenare l’entusiasmo degli alunni e dei genitori presenti: ognuno vuole dire la sua non ultimo per ringraziare il Dirigente e le insegnanti del modulo per la bellissima esperienza vissuta dai bambini. “Porteranno nel cuore un bel ricordo della scuola elementare” afferma una mamma che abbraccia orgogliosa il suo attore in erba. Un ringraziamento particolare è andato a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della serata. Calata la tela, la “Compagnia dietro le quinte” ha dato appuntamento al termine dell’anno scolastico per un’altra entusiasmante performance.