Il co-presidente di Deutsche Bank sottolinea le difficoltà dell'Europa nella crescita e nell'occupazione
BERLINO. Per l’Italia, il rischio di diventare insolvente è stato reale, ma ormai la situazione si è ristabilita e il pericolo è completamente svanito. Questo il pensiero di Anshu Jain, il co-presidente della Deutsche Bank che, nel corso di una lunga intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung ha spiegato che “un anno e mezzo fa il resto del mondo non aveva quasi più fiducia nell’Europa. Per un certo periodo sui mercati finanziari si riteneva che con una probabilità del 40% lo Stato italiano potesse diventare insolvente. Adesso questo non è più un tema, come pure il crollo dell’euro”. Dopo la nota postiva, però, Jain prosegue affermando che “in fatto di crescita l’Europa continua ad arrancare. A preoccuparci tutti deve soprattutto essere la disoccupazione giovanile”. Per il resto il banchiere prevede che dal 2015 gli interessi riprenderanno a salire. “Ci attendiamo per il primo trimestre 2015 la fine della politica monetaria molto permissiva”, dice il co-presidente della Deutsche Bank, con il risultato che “a quel punto gli interessi dovrebbero aumentare di nuovo in maniera sensibile, soprattutto sulle scadenze quinquennali e decennali”.