POGGIBONSI. Auguri di pronta guarigione per i feriti e sconcerto e rabbia per quanto accaduto. Sono i sentimenti espressi da Rifondazione Comunista di Poggibonsi. "Chiediamo con forza che chi di competenza accerti le responsabilità dell'accaduto per arrivare al più presto ad individuare i responsabili. Non ci possiamo tuttavia esimere dal constatare come, per quanto riguarda i lavori pubblici, ci sia qualcosa che non funziona, come dimostra anche la residenza sociale protetta rimaneggiata più volte, il parcheggio del vallone dove i lavori sono fermi e i sottopassi inadeguati o in ritardo nelle consegne. In alcuni casi sembra che con questa metodologia di appalti i lavori siano fatti male e "a corsa", salvo poi allungare i tempi a rimediare le cose che non vanno bene (qualora non si verifichino tragedie senza rimedio). Il sistema di appalti, subappalti, esternalizzazioni, privatizzazioni, ovvero la logica del denaro e del profitto, anzichè della qualità dei servizi e delle opere, è responsabile di tutti questi problemi".
Più duro il commento dell'associazione – adesso anche Lista Civica – LiberaMente che, una volta ricevuta la rassicurazione che i feriti sono fuori pericolo dichiara: "La notizia del crollo del controsoffitto della piscina del Bernino ci lascia senza parole, è intollerabile che una struttura ristrutturata solo pochi mesi fa – costata quasi due milioni di euro – e decantata come un’opera tecnologica e all’avanguardia presenti una situazione del genere. Crediamo che debbano essere individuate oggettive responsabilità".
La cosa sconcertante è che, a detta del direttivo di LiberaMente "più volte i fruitori della struttura avevano segnalato infiltrazioni d’acqua dal soffitto, come peraltro riconfermato espressamente anche da Cinzia Guazzini Montagnani che segnalò a suo tempo il problema ai quotidiani. Come al solito però la gente comune non è quasi mai ascoltata. Per far muovere la macchina istituzionale bisogna sempre sbatterci la testa e per fortuna non ce la siamo fracassata. Alle segnalazioni dei cittadini apparse anche sui giornali, il Comune come al solito rispose con le classiche autocelebrazioni che nostro malgrado dobbiamo oggi più che mai sconfessare".
"Dopo il tetto pericolante delle scuole medie Marmocchi – scrive ancora il direttivo di LiberaMente – i costanti allagamenti delle elementari G. Pieraccini e il crollo della piscina, c’è oggettivamente da riflettere di come la nostra macchina amministrativa gestisce la res pubblica e di cosa potrà succedere ancora per far capire ai cittadini che è il momento di voltare pagina.
Infine, un altro aspetto inquietante della vicenda della piscina – qualora venisse comprovato – viene segnalato dal consigliere di Forza Italia, Tommaso Lorenzi."Dopo un sopralluogo effettuato personalmente sul posto ho avuto la sensazione che davvero si sia sfiorata la tragedia. Se tutto fosse successo due ore dopo, con la piscina piena di bambini, forse ora ci saremmo trovati a piangere le vittime di un episodio assurdo. La struttura dopo il crollo somigliava a un campo di battaglia, per fortuna i soccorsi sono intervenuti con perfetta coordinazione, in una situazione davvero difficile. Passata la paura del peggio, augurando pronta guarigione ai feriti, resta lo scandalo di un'opera costosissima (due milioni di euro) inaugurata pochi mesi fa e già crollata. Si parla, per giunta, di un precario sistema di sicurezza, con le uscite chiuse a chiave al momento dell'incidente. L'amministrazione deve una risposta precisa a tutta la cittadinanza: presenteremo al più presto un'interrogazione urgente alla giunta per accertare prima possibile di chi siano le reali responsabilità dell'accaduto. Accorsi direttamente sul luogo dell’accaduto è stato sintomatico aver notato l’animosità con cui alcuni cittadini si sono rivolti al sindaco, probabilmente proprio quei cittadini che mesi fa avevano gia denunciato il problema, che esasperati dalla situazione hanno fatto volare parole pesanti".
Il crollo, stando a una prima ipotesi, sarebbe stato causato dal cedimento dei cavi di acciaio che sorreggono la struttura in alluminio su cui poggiano i pannelli isolanti caduti nella vasca. La piscina è di proprietà comunale ed era stata riaperta nel maggio del 2008 dopo lavori di restauro (circa 2 milioni) andati avanti per due anni. L’amministrazione comunale ha anche avviato tutto l’iter per esercitare una eventuale azione legale.
Clicca qui per vedere la fotogallery
(Le immagini della fotogallery sono state gentilmente concesse dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena)
Più duro il commento dell'associazione – adesso anche Lista Civica – LiberaMente che, una volta ricevuta la rassicurazione che i feriti sono fuori pericolo dichiara: "La notizia del crollo del controsoffitto della piscina del Bernino ci lascia senza parole, è intollerabile che una struttura ristrutturata solo pochi mesi fa – costata quasi due milioni di euro – e decantata come un’opera tecnologica e all’avanguardia presenti una situazione del genere. Crediamo che debbano essere individuate oggettive responsabilità".
La cosa sconcertante è che, a detta del direttivo di LiberaMente "più volte i fruitori della struttura avevano segnalato infiltrazioni d’acqua dal soffitto, come peraltro riconfermato espressamente anche da Cinzia Guazzini Montagnani che segnalò a suo tempo il problema ai quotidiani. Come al solito però la gente comune non è quasi mai ascoltata. Per far muovere la macchina istituzionale bisogna sempre sbatterci la testa e per fortuna non ce la siamo fracassata. Alle segnalazioni dei cittadini apparse anche sui giornali, il Comune come al solito rispose con le classiche autocelebrazioni che nostro malgrado dobbiamo oggi più che mai sconfessare".
"Dopo il tetto pericolante delle scuole medie Marmocchi – scrive ancora il direttivo di LiberaMente – i costanti allagamenti delle elementari G. Pieraccini e il crollo della piscina, c’è oggettivamente da riflettere di come la nostra macchina amministrativa gestisce la res pubblica e di cosa potrà succedere ancora per far capire ai cittadini che è il momento di voltare pagina.
Infine, un altro aspetto inquietante della vicenda della piscina – qualora venisse comprovato – viene segnalato dal consigliere di Forza Italia, Tommaso Lorenzi."Dopo un sopralluogo effettuato personalmente sul posto ho avuto la sensazione che davvero si sia sfiorata la tragedia. Se tutto fosse successo due ore dopo, con la piscina piena di bambini, forse ora ci saremmo trovati a piangere le vittime di un episodio assurdo. La struttura dopo il crollo somigliava a un campo di battaglia, per fortuna i soccorsi sono intervenuti con perfetta coordinazione, in una situazione davvero difficile. Passata la paura del peggio, augurando pronta guarigione ai feriti, resta lo scandalo di un'opera costosissima (due milioni di euro) inaugurata pochi mesi fa e già crollata. Si parla, per giunta, di un precario sistema di sicurezza, con le uscite chiuse a chiave al momento dell'incidente. L'amministrazione deve una risposta precisa a tutta la cittadinanza: presenteremo al più presto un'interrogazione urgente alla giunta per accertare prima possibile di chi siano le reali responsabilità dell'accaduto. Accorsi direttamente sul luogo dell’accaduto è stato sintomatico aver notato l’animosità con cui alcuni cittadini si sono rivolti al sindaco, probabilmente proprio quei cittadini che mesi fa avevano gia denunciato il problema, che esasperati dalla situazione hanno fatto volare parole pesanti".
Il crollo, stando a una prima ipotesi, sarebbe stato causato dal cedimento dei cavi di acciaio che sorreggono la struttura in alluminio su cui poggiano i pannelli isolanti caduti nella vasca. La piscina è di proprietà comunale ed era stata riaperta nel maggio del 2008 dopo lavori di restauro (circa 2 milioni) andati avanti per due anni. L’amministrazione comunale ha anche avviato tutto l’iter per esercitare una eventuale azione legale.
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(Le immagini della fotogallery sono state gentilmente concesse dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena)