La figura di Ceccuzzi analizzata attraverso l'inchiesta sul pastificio Amato
di Max Brod
SIENA. L’ultimo libro-inchiesta di Raffaele Ascheri è stato presentato alla stampa questa mattina. S’intitola “Le mani in pasta” ed è un approfondimento sulla figura di Franco Ceccuzzi – ex sindaco di Siena, esponente di rilievo del PD – analizzato soprattutto in merito al suo ruolo nell’inchiesta salernitana sul crac del pastificio Amato, che lo vede coinvolto – insieme a Giuseppe Mussari – per “concorso in dissipazione”.
“Sebbene non abbia più nessun incarico formale di rilievo all’interno del partito – spiega l’autore – la sua figura è ancora importante: esprime il segretario comunale (Mugnaioli, molto legato a lui) e quello provinciale (il giovane Guicciardini), inoltre controlla una pattuglia maggioritaria del Consiglio Comunale in quota PD”. Ascheri ripercorre quindi il passato, ma anche il presente del politico che, sebbene “non appaia più” continua ad esercitare un notevole potere con la sua “longa manus”.
Dalle carte dell’inchiesta emergono dei particolari interessanti sulla vita pubblica di Ceccuzzi, che secondo Ascheri avrebbe “mentito pubblicamente” in merito ad Antonveneta: “Il 28 gennaio 2013 alla Saletta dei Mutilati – in piena tempesta Mps – disse che dell’acquisizione Antonveneta, lui, aveva saputo dai giornali. Interrogato dalla procura di Siena invece, quattro mesi prima, alla domanda: “Come ha saputo dell’acquisizione di Antonveneta?”, aveva risposto che, mentre era in treno, gli telefonò l’onorevole Paolo Del Mese per informarlo e complimentarsi”.
Il libro rivela anche un altro dettaglio sconosciuto ai più: sul capo di Ceccuzzi penderebbero due querele per diffamazione (meno di quelle pendenti sul capo dell’autore del libro che però, oltre a fare un mestiere che lo espone a questo tipo di azioni legali – ricorda – non è stato ancora mai condannato penalmente). Lo scopre Ascheri leggendo le prime fasi degli interrogatori, durante i quali Ceccuzzi deve dichiarare eventuali procedimenti penali pendenti, e ne spuntano fuori due, per diffamazione appunto.
L’ultima parte del libro è biografica, e anche qui l’autore punta il dito su un dettaglio insolito: nel capitolo “un curioso cambio di mutuo” si scopre che “Ceccuzzi, paladino di Mps, ad un certo punto, traferisce un mutuo – acceso per la sua casa – su una banca diversa da quella senese”.
Una seconda presentazione di “Le mani in pasta”, aperta alla cittadinanza, animerà la Saletta dei Mutilati, mercoledì 18 dicembre alle ore 21.