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di Roberto Cappelli
MONTALCINO. Il Comune di Montalcino con una nota inviata al concessionario comunale del servizio ICI, alle associazioni di categoria del mondo agricolo ed a tutte le aziende agricole che hanno ricevuto l’avviso di accertamento in materia ICI ha scritto: “Facendo seguito alla nostra precedente nota inviata a codesta Spett. le Società per conoscenza con nota prot. n°3773 del 12.03.3009, la presente per ribadire quanto segue e ciò a livello di atto di indirizzo:procedere alla pedissequa applicazione delle disposizioni all’art. 23 comma 1 bis D.L. come citato; procedere in conseguenza di ciò all’annullamento e/o rettifica e/o revisione in via di autotutela amministrativa di tutti quegli accertamenti emessi alla data del 31.12.2008 ed aventi ad oggetto fabbricati o unità immobiliari per le quali ricorrono i requisiti di ruralità di cui all’art. 9 D.L. 30.12.1993, n° 557, convertito con modificazioni della Legge 26.02.1994 n° 133 e succ. mod. In virtù di quanto sopra la Vs. spettabile Società, considerando anche la complessità della materia, vorrà rendere edotti i terzi contribuenti e questa Amm.ne dei procedimenti che intenderà adottare in ottemperanza di quanto sopra indicato. Certi della vostra perfetta osservanza delle disposizioni oggi impartite, si inviano i nostri migliori saluti.”
L’Amministrazione Comunale intende rispondere con questa missiva ad alcune dichiarazioni polemiche apparse in questi giorni sulla stampa. Il Comune di Montalcino ad oggi ha riscosso solo alcune migliaia di euro che saranno opportunamente restituite. Non si tratta, come qualcuno ha erroneamente dichiarato, di rimborsare 800mila euro. Tanto meno c’è da chiedere scusa per aver rispettato le 18 sentenze della Corte Costituzionale su una materia che ha avuto necessità di un apposito provvedimento governativo di esonero dal pagamento. Ad onor della verità l’emendamento approvato ha introdotto una norma all’art. 23 del “milleproroghe” intitolato: “Disposizioni relative all’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria di Puglia, Basilicata e Irpinia”. Tale norma del resto ha avuto anche un parere del Comitato per la Legislazione pubblicato negli atti parlamentari della Camera dei Deputati n°2198/A che recita: “l’adozione di norme interpretative in materia tributaria può essere disposta soltanto in casi eccezionali e con legge ordinaria qualificando come tali le disposizioni autentiche”. Il Comune di Montalcino, non intendendo polemizzare su una questione estremamente complessa e delicata anche se qualcuno lo ha fatto, alla luce di quanto stabilito dal decreto intende rispettare ed applicare le norme introdotte a completa tutela di ogni cittadino. Qualora in materia dovessero subentrare ulteriori novità agirà di conseguenza. L’Amministrazione avendo il “concessionario per il servizio ICI” non sosterrà, come da convenzione, alcuna spesa in merito a tutte le procedure degli accertamenti, comprese anche quelle per eventuali contenziosi diversamente da come qualcuno, pretestuosamente, afferma.
MONTALCINO. Il Comune di Montalcino con una nota inviata al concessionario comunale del servizio ICI, alle associazioni di categoria del mondo agricolo ed a tutte le aziende agricole che hanno ricevuto l’avviso di accertamento in materia ICI ha scritto: “Facendo seguito alla nostra precedente nota inviata a codesta Spett. le Società per conoscenza con nota prot. n°3773 del 12.03.3009, la presente per ribadire quanto segue e ciò a livello di atto di indirizzo:procedere alla pedissequa applicazione delle disposizioni all’art. 23 comma 1 bis D.L. come citato; procedere in conseguenza di ciò all’annullamento e/o rettifica e/o revisione in via di autotutela amministrativa di tutti quegli accertamenti emessi alla data del 31.12.2008 ed aventi ad oggetto fabbricati o unità immobiliari per le quali ricorrono i requisiti di ruralità di cui all’art. 9 D.L. 30.12.1993, n° 557, convertito con modificazioni della Legge 26.02.1994 n° 133 e succ. mod. In virtù di quanto sopra la Vs. spettabile Società, considerando anche la complessità della materia, vorrà rendere edotti i terzi contribuenti e questa Amm.ne dei procedimenti che intenderà adottare in ottemperanza di quanto sopra indicato. Certi della vostra perfetta osservanza delle disposizioni oggi impartite, si inviano i nostri migliori saluti.”
L’Amministrazione Comunale intende rispondere con questa missiva ad alcune dichiarazioni polemiche apparse in questi giorni sulla stampa. Il Comune di Montalcino ad oggi ha riscosso solo alcune migliaia di euro che saranno opportunamente restituite. Non si tratta, come qualcuno ha erroneamente dichiarato, di rimborsare 800mila euro. Tanto meno c’è da chiedere scusa per aver rispettato le 18 sentenze della Corte Costituzionale su una materia che ha avuto necessità di un apposito provvedimento governativo di esonero dal pagamento. Ad onor della verità l’emendamento approvato ha introdotto una norma all’art. 23 del “milleproroghe” intitolato: “Disposizioni relative all’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria di Puglia, Basilicata e Irpinia”. Tale norma del resto ha avuto anche un parere del Comitato per la Legislazione pubblicato negli atti parlamentari della Camera dei Deputati n°2198/A che recita: “l’adozione di norme interpretative in materia tributaria può essere disposta soltanto in casi eccezionali e con legge ordinaria qualificando come tali le disposizioni autentiche”. Il Comune di Montalcino, non intendendo polemizzare su una questione estremamente complessa e delicata anche se qualcuno lo ha fatto, alla luce di quanto stabilito dal decreto intende rispettare ed applicare le norme introdotte a completa tutela di ogni cittadino. Qualora in materia dovessero subentrare ulteriori novità agirà di conseguenza. L’Amministrazione avendo il “concessionario per il servizio ICI” non sosterrà, come da convenzione, alcuna spesa in merito a tutte le procedure degli accertamenti, comprese anche quelle per eventuali contenziosi diversamente da come qualcuno, pretestuosamente, afferma.