Alta adesione dell'astensione dal lavoro
ROMA. Altissima adesione dei bancari allo sciopero: la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici del credito supera il 90% e la quasi totalità delle filiali è chiusa. E’ quanto rileva la Uilca, che in una nota chiede all’Abi di rivedere le sue posizioni ”irresponsabili”. L’associazione dei bancari, ricorda il sindacato, ha infatti deciso di disdire il contratto nazionale in anticipo. Il risultato dello sciopero, sottolinea il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, ”è superiore anche alle aspettative del sindacato” e dimostra, ”in modo inequivocabile, la compattezza dei bancari come categoria, che chiede rispetto e strumenti adeguati di tutela e valorizzazione dell’occupazione e delle loro professionalità”.
Occorre un confronto ”serio per il mantenimento del Fondo di solidarietà di settore”, dice il sindacato. ”Noi chiediamo con forza la conferma di questo ammortizzatore sociale, fondamentale per la categoria, grazie al quale si sono potuti gestire profondi processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendali in modo sostenibile, senza gravare sulla collettività”.
Raggiunto questo obiettivo, si potrà aprire la stagione del rinnovo del contratto, ”con una trattativa che veda le parti sullo stesso piano, senza ultimatum pretestuosi e inaccettabili”. Partendo da queste basi il sindacato è pronto a una discussione approfondita sul futuro del sistema bancario, ”fondata su logiche di equità, che in primo luogo vedano il contenimento delle retribuzioni esorbitanti del top management e il rifiuto della mera logica del taglio del costo del lavoro quale soluzione a ogni problema”.
Dopo lo sciopero dei sindacati dei bancari “noi siamo sicuramente disponibili al confronto – dice il vicepresidente dell’Abi, Francesco Micheli, ospite su Radio1 Rai – Cosa che abbiamo auspicato e ribadito nel momento stesso in cui abbiamo dato la disdetta del contratto: sulla trattativa non abbiamo nessuna chiusura preconcetta e questo i sindacati lo sanno”.
L’Abi, spiega Micheli, ha disdetto il contratto in anticipo ”chiarendo al sindacato che questo significa la volontà di metterci al tavolo da subito, da ora per ridiscutere completamente un contratto che a parere delle banche in questo momento, sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista economico, è considerato unanimemente insostenibile. Insostenibile perché se guardiamo l’organizzazione del lavoro, i modelli distributivi che stanno cambiando in funzione dell’online, c’è molto da fare sul versante dei ruoli, dei cosiddetti mestieri bancari che vanno verso un cambiamento”.