TORRITA DI SIENA. (Z.R.) L'atmosfera era quella della festa. In tanti hanno voluto partecipare alla inaugurazione della caserma dei Carabinieri di Torrita di Siena, realizzata dalla Pubblica Assistenza ed intitolata al Carabiniere Amerigo Bartoli, medaglia di bronzo al valor militare.
Oltre ai torritesi non sono mancati i rappresentati istituzionali e politici del territorio: dall'onorevole Rosy Bindi al prefetto di Siena, Giulio Cazzella; dal questore di Siena Massimo Bontempi al comandante provinciale della Guardia di Finanza, Padula, all'Assessore provinciale Silvana Micheli.
A "fare gli onori di casa" il sindaco di Torrita, Giordano Santoni ed il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Antonio Marzo.
Carabinieri schierati, ufficiali e sottufficiali in alta uniforme e, poco più in là, la Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze a sottolineare con le loro marce i momenti più toccanti della cerimonia.
"Con questa caserma – ha detto il sindaco Santoni – i cittadini di Torrita si sentiranno più sicuri". Il ruolo svolto dall'Arma, in termini di impegno sul territorio, è stato sottolineato dal Primo cittadino che ha voluto ringraziare per la nuova caserma, tutti coloro che si sono impegnati per la sua realizzazione: il Prefetto di Siena, la Pubblica Assistenza, il Comandante Provinciale dei Carabinieri.
"I carabinieri sono stati fino ad ora bravi nel non far sentire troppo la loro mancanza – ha ricordato Santoni – salvo il disagio dei cittadini che dovevano recarsi a Sinalunga per espletare impegni burocratici. Adesso che i carabinieri sono tornati a Torrita il senso di sicurezza e di tranquillità sarà maggiore. La questione sicurezza per noi non è un'emergenza ma siamo certi che per i malviventi, una caserma a Torrita sarà un deterrente ad agire in questo territorio.
Oltre ai torritesi non sono mancati i rappresentati istituzionali e politici del territorio: dall'onorevole Rosy Bindi al prefetto di Siena, Giulio Cazzella; dal questore di Siena Massimo Bontempi al comandante provinciale della Guardia di Finanza, Padula, all'Assessore provinciale Silvana Micheli.
A "fare gli onori di casa" il sindaco di Torrita, Giordano Santoni ed il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Antonio Marzo.
Carabinieri schierati, ufficiali e sottufficiali in alta uniforme e, poco più in là, la Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze a sottolineare con le loro marce i momenti più toccanti della cerimonia.
"Con questa caserma – ha detto il sindaco Santoni – i cittadini di Torrita si sentiranno più sicuri". Il ruolo svolto dall'Arma, in termini di impegno sul territorio, è stato sottolineato dal Primo cittadino che ha voluto ringraziare per la nuova caserma, tutti coloro che si sono impegnati per la sua realizzazione: il Prefetto di Siena, la Pubblica Assistenza, il Comandante Provinciale dei Carabinieri.
"I carabinieri sono stati fino ad ora bravi nel non far sentire troppo la loro mancanza – ha ricordato Santoni – salvo il disagio dei cittadini che dovevano recarsi a Sinalunga per espletare impegni burocratici. Adesso che i carabinieri sono tornati a Torrita il senso di sicurezza e di tranquillità sarà maggiore. La questione sicurezza per noi non è un'emergenza ma siamo certi che per i malviventi, una caserma a Torrita sarà un deterrente ad agire in questo territorio.
Delineare la figura del carabiniere Amerigo Bartoli è toccato al Comandante provinciale Antonio Marzo: un giovanissimo militare che, a Palermo, affrontò dei malviventi, incurante del pericolo, per affidarli alla giustizia. Un "eroe" nato a Sinalunga il 15 dicembre 1886.
A questo carabiniere "che resta un esempio per tutti noi" è dedicata la caserma di Torrita che, per questo, ha avuto come madrina la signora Niva Zacchei Bartoli, nuora del decorato. E' toccato a lei tagliare il nastro e scoprire la targa posta sulla facciata della caserma.
"L'episodio che ha visto decorare il carabiniere Bartoli – ha detto a conclusione della cerimonia il Generale Riccardo Amato, Comandante della Regione carabinieri Toscana – è avvenuto cento anni fa ma noi non dimentichiamo mai i nostri eroi. Quello che è accaduto in passato è ancora vivo e attuale per noi. Per questo la cerimonia di oggi è così sentita".
A conferma delle parole del Generale Amato la presenza di alcuni rappresentanti dell'Associazione Nazionale Carabinieri e dei loro stendardi pluridecorati.
Nonostante l'aria di festa ed il senso di vicinanza e di condivisione ai militari dell'Arma, il ricordo di tutti è andato alle vittime del terremoto dell'Abruzzo ed a tutti coloro che, in questi giorni, stanno affrontando l'angoscia di non avere più nulla.
Il dramma del sisma in Abruzzo è stato ricordato dal sindaco Santoni e dal Colonnello Marzo e si è concretizzato durante il minuto di silenzio in memoria dei caduti dell'Arma e delle vittime del terremoto. Segno di solidarietà tangibile anche la mancanza del tradizionale buffet.
"L'episodio che ha visto decorare il carabiniere Bartoli – ha detto a conclusione della cerimonia il Generale Riccardo Amato, Comandante della Regione carabinieri Toscana – è avvenuto cento anni fa ma noi non dimentichiamo mai i nostri eroi. Quello che è accaduto in passato è ancora vivo e attuale per noi. Per questo la cerimonia di oggi è così sentita".
A conferma delle parole del Generale Amato la presenza di alcuni rappresentanti dell'Associazione Nazionale Carabinieri e dei loro stendardi pluridecorati.
Nonostante l'aria di festa ed il senso di vicinanza e di condivisione ai militari dell'Arma, il ricordo di tutti è andato alle vittime del terremoto dell'Abruzzo ed a tutti coloro che, in questi giorni, stanno affrontando l'angoscia di non avere più nulla.
Il dramma del sisma in Abruzzo è stato ricordato dal sindaco Santoni e dal Colonnello Marzo e si è concretizzato durante il minuto di silenzio in memoria dei caduti dell'Arma e delle vittime del terremoto. Segno di solidarietà tangibile anche la mancanza del tradizionale buffet.