Clarich: "Dobbiamo cercare di mantenere un ruolo nella conferitaria"
di Augusto Mattioli
SIENA. Il presidente della Fondazione Montepaschi, Marcello Clarich, ha presentato nel pomeriggio di oggi (28 agosto) la nuova Deputazione amministratrice, di cui è nota da tempo la composizione. Mancava solo il tassello della vicepresidenza, che è stato messo al suo posto in mattinata con la nomina di Bettina Campedelli.
Nel pomeriggidi si è svolta, poi, la conferenza stampa del presidente Clarich, che ha confermato il contenuto della nota emessa in mattinata. A chi gli chiedeva conferma dell’ipotesi di allargamento del patto stretto con Btg Pactual e Fintech ad Axa (come lo stesso presidente aveva affermato in una intervista qualche giorno addietro), Clarich ha risposto: “Non posso smentire o negare quello che è stato riferito anche se in modo molto enfatizzato. E’ stata una considerazione più di metodo, di buonsenso e ragionevolezza”, ha detto riferendo anche che non vi sono trattative in corso. “Anche se noi puntiamo ad allargare il patto in accordo con i soci. La Fondazione attuerà una politica di alleanze per poter contuinuare a svolgere un ruolo nella conferitaria”.
La scorsa settimana un consigliere comunale aveva chiesto l’apertura degli archivi della Fondazione, ma Clarich ha negato che ciò possa avvenire, spiegando che ci sono un motivo giuridico e uno di merito. Quello giuridico è che, facendolo, “potremmo anche creare un danno alla Fondazione: i primi ad accorrere sarebbero gli avvocati delle controparti nelle cause civili, e si rischierebbe di creare così un danno alla Fondazione, che non ha nessuna intenzione di ritirare le azioni di responsabilità”. Quello di merito è che “sono cose del passato e anch’io non intendo neppure leggere quegli atti. Capisco l’interesse degli storici, che potrà essere realizzato tra 25 o 30 anni, anche perché effettivamente sono stati periodi che hanno influenzato la vita della Fondazione e della stessa città”.
Clarich ha annunciato poi che il prossimo Cda di banca Mpssi terrà l’11 settembre, quindi c’è ancora un po’ di tempo per cercare di risolvere il problema della dimissioni di due consiglieri del cda. “La Fondazione è impegnata nel rispetto del patto di sindacato – ha detto Clarich -, che prevede che due dei quattro componenti del CdA di Banca Mps lascino spazio alla cooptazione nel consiglio di due esponenti dei fondi. E’ stato assunto un obbligo di best effort per far sì che in CdA siano presenti dei soggetti che hanno già adempiuto ai loro obblighi di immettere in banca 500 milioni. E’ una legittima aspettativa che due facciano un passo indietro”. Il presidente della Fondazione ha anche riferito di aver rassegnato il 20 agosto scorso le dimissioni da commissario del Credito sportivo (di concerto con Bankitalia), per evitare un conflitto di interesse tra il ruolo di commissario e quello di presidente della Fondazione.
SIENA. Il presidente della Fondazione Montepaschi, Marcello Clarich, ha presentato nel pomeriggio di oggi (28 agosto) la nuova Deputazione amministratrice, di cui è nota da tempo la composizione. Mancava solo il tassello della vicepresidenza, che è stato messo al suo posto in mattinata con la nomina di Bettina Campedelli.
Nel pomeriggidi si è svolta, poi, la conferenza stampa del presidente Clarich, che ha confermato il contenuto della nota emessa in mattinata. A chi gli chiedeva conferma dell’ipotesi di allargamento del patto stretto con Btg Pactual e Fintech ad Axa (come lo stesso presidente aveva affermato in una intervista qualche giorno addietro), Clarich ha risposto: “Non posso smentire o negare quello che è stato riferito anche se in modo molto enfatizzato. E’ stata una considerazione più di metodo, di buonsenso e ragionevolezza”, ha detto riferendo anche che non vi sono trattative in corso. “Anche se noi puntiamo ad allargare il patto in accordo con i soci. La Fondazione attuerà una politica di alleanze per poter contuinuare a svolgere un ruolo nella conferitaria”.
La scorsa settimana un consigliere comunale aveva chiesto l’apertura degli archivi della Fondazione, ma Clarich ha negato che ciò possa avvenire, spiegando che ci sono un motivo giuridico e uno di merito. Quello giuridico è che, facendolo, “potremmo anche creare un danno alla Fondazione: i primi ad accorrere sarebbero gli avvocati delle controparti nelle cause civili, e si rischierebbe di creare così un danno alla Fondazione, che non ha nessuna intenzione di ritirare le azioni di responsabilità”. Quello di merito è che “sono cose del passato e anch’io non intendo neppure leggere quegli atti. Capisco l’interesse degli storici, che potrà essere realizzato tra 25 o 30 anni, anche perché effettivamente sono stati periodi che hanno influenzato la vita della Fondazione e della stessa città”.
Clarich ha annunciato poi che il prossimo Cda di banca Mpssi terrà l’11 settembre, quindi c’è ancora un po’ di tempo per cercare di risolvere il problema della dimissioni di due consiglieri del cda. “La Fondazione è impegnata nel rispetto del patto di sindacato – ha detto Clarich -, che prevede che due dei quattro componenti del CdA di Banca Mps lascino spazio alla cooptazione nel consiglio di due esponenti dei fondi. E’ stato assunto un obbligo di best effort per far sì che in CdA siano presenti dei soggetti che hanno già adempiuto ai loro obblighi di immettere in banca 500 milioni. E’ una legittima aspettativa che due facciano un passo indietro”. Il presidente della Fondazione ha anche riferito di aver rassegnato il 20 agosto scorso le dimissioni da commissario del Credito sportivo (di concerto con Bankitalia), per evitare un conflitto di interesse tra il ruolo di commissario e quello di presidente della Fondazione.