MONTERIGGIONI. Affidato dal Comune di Monteriggioni all’Associazione Civita l’incarico di realizzare lo Studio di fattibilità per il Museo della Via Francigena ad Abbadia a Isola. Civita è una prestigiosa associazione, che gestisce oltre 50 musei in tutto il Paese ed è stata fondata nel 1987 da Gianfranco Imperatori, recentemente scomparso, ed è presieduta dal senatore Antonio Maccanico.
Lo Studio prevede la predisposizione di una serie di prodotti utili e preliminari all’esecuzione dei lavori e messa a regime del Museo, quali il progetto museografico e museologico, un modello di gestione e comunicazione, e la valutazione economica, la definizione di tutti gli elementi per l’avvio delle procedure per la realizzazione dei lavori. Lo Studio rientra in un progetto più ampio dell’Amministrazione Comunale di Monteriggioni che, attraverso un’opera di ristrutturazione, oggi in corso, del Complesso Monumentale di Abbadia a Isola, intende trasformare questo antico luogo di sosta dei pellegrini della Via Francigena in un polo culturale dedicato all’approfondimento del Grande Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Il sindaco di Monteriggioni Bruno Valentini ha spiegato il progetto in un convegno organizzato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene tenutosi a Fidenza il 28 febbraio 2009: “… Monteriggioni è pronto a fare la sua parte mettendo a disposizione del progetto generale l’intero complesso monumentale di Abbadia a Isola, ossia destinandolo completamente a promuovere ed interpretare la cultura del viaggio “lento” e della sua espressione alta che è e sarà l’esperienza del percorrere la Via Francigena, intesa come spina dorsale di un grande sistema di vie di trekking, equestri e ciclabili. L’antico monastero di Abbadia a Isola ha le carte in regola per aspirare a divenire un luogo-simbolo perché al termine del restauro sarà uno straordinario contenitore di funzioni differenti ma unitarie: accoglienza, ristoro, centro di documentazione e di informazione, bottega, sede espositiva permanente e temporanea. Un luogo cosmopolita ed intriso di spiritualità nel quale venire per sostare ma anche per preparare il viaggio, sia trovandosi “fisicamente” in una stazione di una delle tappe dell’arcivescovo Sigeric nel suo ritorno verso Canterbury e sia collegandosi “virtualmente” da ogni angolo del mondo per avere via Internet le informazioni ed i suggerimenti necessari”.