SIENA. “Il governo, e con lui il Popolo della Libertà, è il primo responsabile della soppressione di due treni Intercity sulla linea Firenze-Roma, dal momento che ha permesso a Trenitalia di disattendere la risoluzione approvata all’unanimità in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati”. Con queste parole Marco Macchietti, membro dell’esecutivo provinciale del Partito democratico interviene sulla decisione di Trenitalia e sul mancato rispetto degli accordi raggiunti lo scorso febbraio e contenuti nella risoluzione presentata da Franco Ceccuzzi e dal collega di partito, Michele Pompeo Meta.
“Il Partito democratico – continua Macchietti – si è sempre battuto dai banchi dell’opposizione per garantire il rispetto dei diritti dei pendolari che ogni giorno utilizzano il treno per motivi di lavoro e di studio.
La risoluzione presentata da Franco Ceccuzzi e Michele Pompeo Meta impegnava l’esecutivo, attraverso specifici accordi con Trenitalia, a intraprendere tutte le iniziative necessarie per assicurare, per gli anni 2010 e 2011, l’attuale frequenza e gli stessi tempi di percorrenza del servizio Intercity tra Firenze e Roma fino a quando non sarà effettuato l’ammodernamento e il quadruplicamento della linea ferroviaria. Accanto a questo, il governo si era impegnato a non operare tagli al servizio, per scongiurare il rischio di marginalità di alcuni territori e tutelare il diritto alla mobilità dei moltissimi pendolari che percorrono quotidianamente la linea Firenze-Roma”.
“Il Partito democratico – continua Macchietti – si è sempre battuto dai banchi dell’opposizione per garantire il rispetto dei diritti dei pendolari che ogni giorno utilizzano il treno per motivi di lavoro e di studio.
La risoluzione presentata da Franco Ceccuzzi e Michele Pompeo Meta impegnava l’esecutivo, attraverso specifici accordi con Trenitalia, a intraprendere tutte le iniziative necessarie per assicurare, per gli anni 2010 e 2011, l’attuale frequenza e gli stessi tempi di percorrenza del servizio Intercity tra Firenze e Roma fino a quando non sarà effettuato l’ammodernamento e il quadruplicamento della linea ferroviaria. Accanto a questo, il governo si era impegnato a non operare tagli al servizio, per scongiurare il rischio di marginalità di alcuni territori e tutelare il diritto alla mobilità dei moltissimi pendolari che percorrono quotidianamente la linea Firenze-Roma”.
“Tutto questo – aggiunge Macchietti – è stato puntualmente disatteso dal governo e da Trenitalia e adesso tocca a loro rispondere delle proprie azioni di fronte alle richieste dei pendolari che si vedranno togliere un servizio per loro essenziale. Il Partito democratico continuerà a essere presente al fianco dei lavoratori e degli studenti che utilizzano quotidianamente il treno per raggiungere Firenze o Roma, al fine di garantire il rispetto dei loro diritti e degli impegni presi da parte di chi governa adesso il nostro Paese”.