GAIOLE IN CHIANTI. “In questo momento di dolore voglio esternare, in segno di stima e amicizia, il mio cordoglio e quello della comunità che rappresento per la morte dell’amato e stimato Bettino Ricasoli”. Inizia così la lettera inviata dal sindaco di Gaiole in Chianti Claudio Parigi alla famiglia Ricasoli per la scomparsa di Bettino Ricasoli Firidolfi, trentunesimo Barone di Brolio, che si è spento ieri (17 maggio), nella villa di Bellosguardo a Firenze.
“La mia stima nei confronti di Bettino va a lui come sindaco, per la sua dedizione all'istituzione comunale; come Barone, degno erede della Casata Ricasoli che da sempre ha fatto la storia del nostro splendido territorio e come uomo, per la cortesia, la cordialità, la raffinatezza e la sensibilità che ha sempre dimostrato verso Gaiole e la sua gente”
“Nella mia mente sono indelebili i ricordi dei nostri incontri. Di lui mi hanno colpito il suo modo signorile ma profondamente umano e semplice di sapersi confrontare e approcciare con la popolazione. La sua voce faceva trapelare sincerità, rispetto, commozione ma anche autorevolezza, passione e fierezza di portare il nome dei Ricasoli. Bettino è stato senza dubbio un vero personaggio, un’istituzione del nostro territorio perché ha saputo rappresentarlo, svilupparlo, viverlo e farlo vivere nel rispetto del paesaggio, della tradizione, della nostra identità chiantigiana e del sociale. Per questo sarà sempre ricordato e sarà sempre vivo nel cuore di tutti i gaiolesi”.
“La mia stima nei confronti di Bettino va a lui come sindaco, per la sua dedizione all'istituzione comunale; come Barone, degno erede della Casata Ricasoli che da sempre ha fatto la storia del nostro splendido territorio e come uomo, per la cortesia, la cordialità, la raffinatezza e la sensibilità che ha sempre dimostrato verso Gaiole e la sua gente”
“Nella mia mente sono indelebili i ricordi dei nostri incontri. Di lui mi hanno colpito il suo modo signorile ma profondamente umano e semplice di sapersi confrontare e approcciare con la popolazione. La sua voce faceva trapelare sincerità, rispetto, commozione ma anche autorevolezza, passione e fierezza di portare il nome dei Ricasoli. Bettino è stato senza dubbio un vero personaggio, un’istituzione del nostro territorio perché ha saputo rappresentarlo, svilupparlo, viverlo e farlo vivere nel rispetto del paesaggio, della tradizione, della nostra identità chiantigiana e del sociale. Per questo sarà sempre ricordato e sarà sempre vivo nel cuore di tutti i gaiolesi”.