Lotta quasi fino all'ultimo voto con Squarotti
PARMA. Tra i 62 volumi selezionati dal Comitato direttivo – 8 di poesia, 23 di saggistica e 31 di narrativa – per il premio PEN Club, sono stati selezionati cinque finalisti, che si sono disputati le preferenze con lo spoglio delle schede spedite direttamente a Compiano e aperte dal notaio in diretta al momento della premiazione, in presenza del pubblico. Il testa a testa è stato appasionante tra Hornby e Squarotti. Questa la classifica dei cinque finalisti.
Il primo premio è stato assegnato a Simonetta Agnello Hornby, autrice de “La Monaca” (Feltrinelli), che ha ottenuto 343 voti.
Al secondo posto si è classificato Giorgio Barberi Squarotti con “I sambuchi di San Sebastiano” (Oedipus), che ha ricevuto 334 schede.
Terzo è risultato Valentino Zeichel con “Aforismi d’autunno” (Fazi), che ha incassato 327 preferenze.
Quarto è Sandro Veronesi, autore di”XY” (Fandango), che è stato preferito da 283 giurati.
Quinto Roberto De Mattei con “Il Concilio Vaticano II” (Lindau), che ha ottenuto 258 voti.
Simonetta Agnello Hornby, di origine siciliana, è avvocato e vive a Londra, ha ambientato la sua storia nella Sicilia del 1839.
E’ stata presidente per otto anni del Tribunale di Special Educational Needs and Disability. Il suo studio legale nel quartiere di Brixton lavora per lo più con le comunità nera e musulmana. Con La Mennulara, il suo primo romanzo, edito da Feltrinelli nel 2002, è stata finalista ai premi Marisa Rusconi e dei Lettori, e ha vinto i premi “Alassio 100 libri”, Fort Village, Stresa e Casino de Santiago. Sempre con Feltrinelli ha poi pubblicato La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007) e Vento scomposto (2009; premio speciale della giuria del premio Rapallo Carige, premio Fregene per la narrativa, premio Ninfa Galatea).
Alla premiazione era presente anche il presidente del Pen Club International, John Ralston Saul con la moglie Adrienne Clarkson, già governatore generale del Canada e ambasciatrice internazionale della cultura.
(Nella foto, Lucio Lami, presidente del Premio Pen Club, Valentino Zeichen, Roberto De Mattei, Simonetta Agnello Hornby, John Ralston Saul, presidente internazionale del Pen Club, Laura Bellaspiga, presentatrice della manifestazione, Sebastiano Grasso, presidente del Pen Club Italia)
Il primo premio è stato assegnato a Simonetta Agnello Hornby, autrice de “La Monaca” (Feltrinelli), che ha ottenuto 343 voti.
Al secondo posto si è classificato Giorgio Barberi Squarotti con “I sambuchi di San Sebastiano” (Oedipus), che ha ricevuto 334 schede.
Terzo è risultato Valentino Zeichel con “Aforismi d’autunno” (Fazi), che ha incassato 327 preferenze.
Quarto è Sandro Veronesi, autore di”XY” (Fandango), che è stato preferito da 283 giurati.
Quinto Roberto De Mattei con “Il Concilio Vaticano II” (Lindau), che ha ottenuto 258 voti.
Simonetta Agnello Hornby, di origine siciliana, è avvocato e vive a Londra, ha ambientato la sua storia nella Sicilia del 1839.
E’ stata presidente per otto anni del Tribunale di Special Educational Needs and Disability. Il suo studio legale nel quartiere di Brixton lavora per lo più con le comunità nera e musulmana. Con La Mennulara, il suo primo romanzo, edito da Feltrinelli nel 2002, è stata finalista ai premi Marisa Rusconi e dei Lettori, e ha vinto i premi “Alassio 100 libri”, Fort Village, Stresa e Casino de Santiago. Sempre con Feltrinelli ha poi pubblicato La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007) e Vento scomposto (2009; premio speciale della giuria del premio Rapallo Carige, premio Fregene per la narrativa, premio Ninfa Galatea).
Alla premiazione era presente anche il presidente del Pen Club International, John Ralston Saul con la moglie Adrienne Clarkson, già governatore generale del Canada e ambasciatrice internazionale della cultura.
(Nella foto, Lucio Lami, presidente del Premio Pen Club, Valentino Zeichen, Roberto De Mattei, Simonetta Agnello Hornby, John Ralston Saul, presidente internazionale del Pen Club, Laura Bellaspiga, presentatrice della manifestazione, Sebastiano Grasso, presidente del Pen Club Italia)