SIENA. “La realizzazione della variante alla strada provinciale 326 è a rischio per responsabilità del governo e il Ministero dei beni culturali non ha escluso la possibilità di confermare l’apposizione del vincolo al terreno adiacente al ‘Podere Molinaccio’, nel Comune di Torrita di Siena”. Con queste parole il deputato del Partito democratico Franco Ceccuzzi commenta la risposta all’interrogazione presentata nei mesi scorsi insieme a Susanna Cenni e a Rolando Nannicini per conoscere il futuro dell’intervento sull’infrastruttura provinciale.
La risposta del Ministero per i beni e le attività culturali è arrivata oggi (21 maggio).
“Nella risposta all’interrogazione – continua Ceccuzzi – il Ministero ha definito l’immobile nel ‘Podere Molinaccio’ un ‘esempio di architettura rurale della Valdichiana’, un concetto che ci permettiamo di obiettare e di non condividere. Nella risposta si parla anche di bilanciamento tra un interesse privato e la realizzazione dell’opera, entrambi legittimi. Da parte del proprietario, l’interesse è di natura individuale, peraltro motivato debolmente. L’altro, invece, è un interesse di carattere generale e riguarda un’area abitata da oltre 60mila persone; tocca da vicino il collegamento con l’ospedale di Nottola, che serve dieci Comuni e che ha sostituito i sei plessi ospedalieri locali chiusi negli anni scorsi. Questa infrastruttura, inoltre, sarebbe indispensabile per il diritto alla mobilità e per lo sviluppo sociale, economico, produttivo ed occupazionale dell’intero territorio chianino”.
“Appare davvero curiosa – conclude Ceccuzzi – la concomitanza della riunione del Comitato tecnico scientifico di oggi, giovedì 21 maggio con il giorno in cui il governo ha presentato la risposta all’interrogazione in Aula. Siamo fiduciosi che ci possa essere un ripensamento, affinchè i diritti dei cittadini siano tutti uguali, come prevede la Costituzione, e non ce ne siano alcuni più uguali di altri”.
La risposta del Ministero per i beni e le attività culturali è arrivata oggi (21 maggio).
“Nella risposta all’interrogazione – continua Ceccuzzi – il Ministero ha definito l’immobile nel ‘Podere Molinaccio’ un ‘esempio di architettura rurale della Valdichiana’, un concetto che ci permettiamo di obiettare e di non condividere. Nella risposta si parla anche di bilanciamento tra un interesse privato e la realizzazione dell’opera, entrambi legittimi. Da parte del proprietario, l’interesse è di natura individuale, peraltro motivato debolmente. L’altro, invece, è un interesse di carattere generale e riguarda un’area abitata da oltre 60mila persone; tocca da vicino il collegamento con l’ospedale di Nottola, che serve dieci Comuni e che ha sostituito i sei plessi ospedalieri locali chiusi negli anni scorsi. Questa infrastruttura, inoltre, sarebbe indispensabile per il diritto alla mobilità e per lo sviluppo sociale, economico, produttivo ed occupazionale dell’intero territorio chianino”.
“Appare davvero curiosa – conclude Ceccuzzi – la concomitanza della riunione del Comitato tecnico scientifico di oggi, giovedì 21 maggio con il giorno in cui il governo ha presentato la risposta all’interrogazione in Aula. Siamo fiduciosi che ci possa essere un ripensamento, affinchè i diritti dei cittadini siano tutti uguali, come prevede la Costituzione, e non ce ne siano alcuni più uguali di altri”.