ROMA. L’incendio alla centrale geotermica di Piancastagnaio approda alla Camera. I deputati del Pd, Franco Ceccuzzi, Susanna Cenni e Luca Sani, infatti, hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’interno, Roberto Maroni, al ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo e al ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola. L’obiettivo è quello di conoscere quali provvedimenti urgenti intenda assumere il governo per accertare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza degli impianti e della popolazione e la sostenibilità ambientale dello sfruttamento della risorsa geotermica in tutta Italia e, in particolare, in Toscana e in Amiata, nel rispetto dell’accordo volontario che dovrà attuare il protocollo d’intesa firmato nel 2007 tra la Regione, l’Enel e gli enti locali.
“L’episodio che si è verificato nei giorni scorsi nella centrale di Piancastagnaio – afferma Franco Ceccuzzi – è molto preoccupante ed è per questo che è necessario fare chiarezza su quanto è accaduto, sulla vera natura dell’incidente e sul possibile legame con l’episodio dello scorso 12 maggio e con i volantini minatori recapitati le scorse settimane alle redazioni dei quotidiani locali. Siamo fiduciosi sull’esito del lavoro che stanno facendo le forze dell’ordine”.
“Adesso – aggiunge Ceccuzzi – è necessario ristabilire un clima di serenità attorno alla problematica della geotermia e lavorare tutti insieme, cittadini, imprese e istituzioni, per attuare l’accordo volontario contenuto nel protocollo d'intesa firmato nel 2007 tra Enel e Regione Toscana e che pone le basi per una gestione corretta e sostenibile dell'energia geotermica. Il documento, infatti, si fonda su punti essenziali quali il rispetto della sicurezza sanitaria della popolazione, la sostenibilità ambientale del territorio e la promozione della crescita sociale, civile, economica e produttiva della comunità locale. Questi sono i principi che vogliamo difendere per garantire lo sviluppo e la crescita del territorio amiatino”.
“L’episodio che si è verificato nei giorni scorsi nella centrale di Piancastagnaio – afferma Franco Ceccuzzi – è molto preoccupante ed è per questo che è necessario fare chiarezza su quanto è accaduto, sulla vera natura dell’incidente e sul possibile legame con l’episodio dello scorso 12 maggio e con i volantini minatori recapitati le scorse settimane alle redazioni dei quotidiani locali. Siamo fiduciosi sull’esito del lavoro che stanno facendo le forze dell’ordine”.
“Adesso – aggiunge Ceccuzzi – è necessario ristabilire un clima di serenità attorno alla problematica della geotermia e lavorare tutti insieme, cittadini, imprese e istituzioni, per attuare l’accordo volontario contenuto nel protocollo d'intesa firmato nel 2007 tra Enel e Regione Toscana e che pone le basi per una gestione corretta e sostenibile dell'energia geotermica. Il documento, infatti, si fonda su punti essenziali quali il rispetto della sicurezza sanitaria della popolazione, la sostenibilità ambientale del territorio e la promozione della crescita sociale, civile, economica e produttiva della comunità locale. Questi sono i principi che vogliamo difendere per garantire lo sviluppo e la crescita del territorio amiatino”.