"Parere negativo sulla creazione di questi nuovi, inutili organismi"
Ancorché poco costose e peraltro fornitrici di pareri non vincolanti, le Consulte territoriali rappresenteranno comunque un ennesimo appesantimento burocratico per l’Amministrazione, senza favorire una reale partecipazione dei cittadini, ormai distanti da questi strumenti che paiono artificiosa espressione di pochi partiti, i quali probabilmente le considerano occasioni per regolare qualche conto interno ai propri apparati o ancor peggio delle inutili prove di forza.
I Socialisti senesi, che pure in passato hanno spesso guidato con loro esponenti i “vecchi” (allora sì, importanti) Consigli delle Circoscrizioni, ritengono che i bisogni, le idee, le proposte dei cittadini si debbano raccogliere “dal basso”, vivendo ogni giorno tra la gente, anche attraverso le diverse forme di aggregazione della società civile e del volontariato già presenti e funzionanti in città.
In tal senso, assicurano una costante attività di ascolto e di recepimento dei bisogni di tutta la popolazione, in specie delle fasce più disagiate, impegnandosi a vigilare affinché, nella gestione della cosa pubblica e delle istituzioni locali, non si debbano mai ripetere i funesti errori del passato, suggerendo iniziative concrete che possano migliorare la vivibilità di Siena, generando azioni per la ripresa dell’economia e dell’occupazione.
I Socialisti senesi, quindi, non parteciperanno alla consultazione di domenica 8 giugno, ritenendo inutile e ingiustificata la costituzione delle Consulte, nelle forme con cui vengono presentate agli elettori.
Aldo Pannini – segretario comitato comunale PSI di Siena