La legge 94 che regola la pubblica sicurezza contiene delle norme che, se lasciate alla libera interpretazione e applicate sommariamente, rischiano di ledere gravemente quei diritti fondamentali e di alimentare quel vento di intolleranza e di rancore che pervade ormai il nostro linguaggio, il nostro pensare, la nostra cultura e la nostra vita e che non solo lega in un vincolo perverso odio e paura e porta a legittimare il primo per liberarsi della seconda, ma trasforma drammaticamente e pericolosamente quell’odio in atti sempre più frequenti e concreti.
Anche a Siena si è costituito nei mesi scorsi un coordinamento composto da associazioni, sigle sindacali e liberi cittadini impegnato su due fronti: da un lato, informare sulle conseguenze lesive dei diritti fondamentali dell’uomo derivanti dall’applicazione della legge 94, dall’altro, sollecitare le istituzioni locali per un impegno attivo e concreto a garanzia del rispetto proprio di quei diritti.
In questo periodo, abbiamo organizzato incontri, abbiamo sottoscritto una lettera inviata ai consigli comunali dei 36 Comuni della provincia, al provveditorato, alla dirigenza dell’Ausl 7. Abbiamo ottenuto numerose adesioni, partecipazione e sostegno. In molti Comuni sono state proposte mozioni sul tema e in alcuni sono state già approvate. La difesa del diritto all’istruzione, alla salute, a una casa e al lavoro, la promozione di politiche di sicurezza sociale fondate sulla partecipazione e sulla solidarietà sono stati i principi che hanno animato ognuna delle discussioni e sui quali questo gruppo eterogeneo per provenienza, ma compatto, ha trovato un’unanime coesione.
In occasione della manifestazione nazionale del 17 ottobre stiamo raccogliendo le adesioni e organizzando ulteriori azioni di sensibilizzazione sul territorio, che proseguiranno anche dopo il 17 ottobre, attraverso incontri-dibattito sul “pacchetto sicurezza”, la distribuzione di materiale informativo nelle piazze principali dei Comuni della provincia e l’adozione di un simbolo riconoscile di denuncia: una striscia di stoffa colorata con la scritta “io non denuncio!”. Infine, giovedì 15 ottobre alle ore 18 si terrà presso la Facoltà di Lettere a Siena, in Via Roma, 47, la proiezione del film-documentario di Francesco Di Martino e Sebastiano Adernò “U stisso sangu”, a cui seguirà un dibattito.
A 20 anni dalla prima grande manifestazione italiana contro il razzismo e per i diritti dei migranti, questi obiettivi sono ancora da conquistare e da difendere, per questo invitiamo tutti e tutte a essere in piazza a Roma sabato 17 ottobre. Da Siena saranno organizzati autobus. Per informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi all’Arci (tel. 0577-271540 – e-mail: siena@arci.it) o alla Cgil (tel. 0577-2541).
Acli, Anpi, Arci, Cgil, Cisl, Uil, Corte dei Miracoli, SerpeRegolo