SIENA. Il Coordinamento regionale di Polizia penitenziaria della Toscana informa che da domani (20 ottobre), alle ore 10.00, i lavoratori della polizia penitenziaria della toscana protestaeranno davanti al penitenziario di Prato per rappresentare la grave situazione interna agli istituti penitenziari dove e’ diventato impossibile lavorare e vivere.
I sindacati denunciano: 3035 capienza degli istituti della toscana; 4303 sono i detenuti presenti nei 19 istituti della toscana – 20 con l’istituto per minori con 25/30 detenuti; 1300 detenuti oltre il consentito; 3021 l’organico della polizia penitenziaria stabilito dall’amministrazione penitenziaria; 2266 quelli in organico della toscana di cui 230 circa si occupano delle traduzioni e piantonamenti dei detenuti; 700 poliziotti penitenziari in meno per la popolazione detenuta prevista – oggi 1300 detenuti in piu’; 40/60 ore in piu’ al mese di lavoro straordinario obbligatorie e mal retribuite; assenza di mezzi adeguati per le traduzioni; 16/18 ore di servizio continuativo dei lavoratori operanti nei nuclei traduzioni e piantonamenti; assenza di risorse per la manutenzione ordinaria delle strutture penitenziarie; assenza di un servizio programmato mensile – si sa oggi cosa si fara’ domani; mancato godimento dei riposi settimanali; mancato godimento delle ferie annuali; grave carenza di tutte le altre figure professionali alle quali deve precariamente sopperire il poliziotto penitenziario; un solo medico e un solo imfermiere per 200/300 detenuti; 626/92 “ sicurezza nei luoghi di lavoro” – legge sconosciuta all’amministrazione penitenziaria; mancato rispetto e applicazione dei contratti di lavoro e degli accordi sindacali – locali – regionali – nazionali.
Per tutte le ragioni suddette i sindacati protestano, anche per contrastare, "’immobilismo dell’amministrazione penitenziaria – regionale e nazionale; il sovraffollamento incontrollato delle carceri toscane dove ormai si lavora solo per lo stoccaggio delle persone detenute; l’assenza di una politica regionale che tenga conto e rispetti i contratti di lavoro; un’amministrazione lontana dai problemi dei propri lavoratori.
Il Coordinamento regionale di Polizia Penitenziaria Toscana evidenziano che "le prigioni della toscana poco assomigliano alla toscana – i cittadini devono sapere che gli spazi degli istituti sono inferiori a quelli a disposizione degli animali dello zoo di Pistoia e in quelli spazi i lavoratori della polizia penitenziaria devono operare e rispondere all’esigenze delle persone detenute sempre piu’ pigiate dentro le celle. il lavoro prevalente della polizia penitenziaria e’ divenuto ormai quello di “stoccaggio dei detenuti” – anche nei sottoscala e silenziosamente. tutto cio’ avviene nei penitenziari della toscana". "I lavoratori della polizia penitenziaria sono stanchi – nauseati e esasperati dall’assenza di risposte da parte dell’amministrazione penitenziaria. Come possiamo garantire la sicurezza quando non siamo piu’ in grado di garantire la nostra??? come si puo’ pensare al recupero delle persone detenute quando non riusciamo piu’ nemmeno a garantire loro la doccia giornaliera??? – scrivono i sindacati – i poliziotti penitenziari della toscana sono stanchi di sentire solo promesse e buoni propositi – le carceri ormai stanno esplodendo e amministrazione, politici e quanti preposti ad evitarlo stanno solo prendendo e perdendo del tempo prezioso in chiacchiere – carceri nuovi ecc… e’ paradossale che in un momento qual’e’ quello che sta attraversando il nostro Paese, dove i lavoratori lottano per non perdere il proprio posto di lavoro, che i poliziotti penitenziari devono protestare per le condizioni stressanti dovute al troppo lavoro".
I sindacati denunciano: 3035 capienza degli istituti della toscana; 4303 sono i detenuti presenti nei 19 istituti della toscana – 20 con l’istituto per minori con 25/30 detenuti; 1300 detenuti oltre il consentito; 3021 l’organico della polizia penitenziaria stabilito dall’amministrazione penitenziaria; 2266 quelli in organico della toscana di cui 230 circa si occupano delle traduzioni e piantonamenti dei detenuti; 700 poliziotti penitenziari in meno per la popolazione detenuta prevista – oggi 1300 detenuti in piu’; 40/60 ore in piu’ al mese di lavoro straordinario obbligatorie e mal retribuite; assenza di mezzi adeguati per le traduzioni; 16/18 ore di servizio continuativo dei lavoratori operanti nei nuclei traduzioni e piantonamenti; assenza di risorse per la manutenzione ordinaria delle strutture penitenziarie; assenza di un servizio programmato mensile – si sa oggi cosa si fara’ domani; mancato godimento dei riposi settimanali; mancato godimento delle ferie annuali; grave carenza di tutte le altre figure professionali alle quali deve precariamente sopperire il poliziotto penitenziario; un solo medico e un solo imfermiere per 200/300 detenuti; 626/92 “ sicurezza nei luoghi di lavoro” – legge sconosciuta all’amministrazione penitenziaria; mancato rispetto e applicazione dei contratti di lavoro e degli accordi sindacali – locali – regionali – nazionali.
Per tutte le ragioni suddette i sindacati protestano, anche per contrastare, "’immobilismo dell’amministrazione penitenziaria – regionale e nazionale; il sovraffollamento incontrollato delle carceri toscane dove ormai si lavora solo per lo stoccaggio delle persone detenute; l’assenza di una politica regionale che tenga conto e rispetti i contratti di lavoro; un’amministrazione lontana dai problemi dei propri lavoratori.
Il Coordinamento regionale di Polizia Penitenziaria Toscana evidenziano che "le prigioni della toscana poco assomigliano alla toscana – i cittadini devono sapere che gli spazi degli istituti sono inferiori a quelli a disposizione degli animali dello zoo di Pistoia e in quelli spazi i lavoratori della polizia penitenziaria devono operare e rispondere all’esigenze delle persone detenute sempre piu’ pigiate dentro le celle. il lavoro prevalente della polizia penitenziaria e’ divenuto ormai quello di “stoccaggio dei detenuti” – anche nei sottoscala e silenziosamente. tutto cio’ avviene nei penitenziari della toscana". "I lavoratori della polizia penitenziaria sono stanchi – nauseati e esasperati dall’assenza di risposte da parte dell’amministrazione penitenziaria. Come possiamo garantire la sicurezza quando non siamo piu’ in grado di garantire la nostra??? come si puo’ pensare al recupero delle persone detenute quando non riusciamo piu’ nemmeno a garantire loro la doccia giornaliera??? – scrivono i sindacati – i poliziotti penitenziari della toscana sono stanchi di sentire solo promesse e buoni propositi – le carceri ormai stanno esplodendo e amministrazione, politici e quanti preposti ad evitarlo stanno solo prendendo e perdendo del tempo prezioso in chiacchiere – carceri nuovi ecc… e’ paradossale che in un momento qual’e’ quello che sta attraversando il nostro Paese, dove i lavoratori lottano per non perdere il proprio posto di lavoro, che i poliziotti penitenziari devono protestare per le condizioni stressanti dovute al troppo lavoro".
Infine nella nota stampa, si definiscono le richieste: "rispetto da parte dell’ amministrazione per quanto chiamati a garantire quotidianamente e in condizioni da terzo mondo; aiuto, affinche’ l’amministrazione penitenziaria – regionale e nazionale – il ministro della giustizia e tutti coloro deputati al funzionamento della pubblica amministrazione – prendano seriamente atto della disastrosa situazione del pianeta carcerario della toscana e quindi provvedano velocemente a fornire gli strumenti necessari per cambiare rotta. Aiutateci a svegliare tutte le istituzioni prima che sia troppo tardi e accadano fatti irreparabili".