A Maurizio Zanini, che intervista il priore si deve il ruolo di elemento catalizzatore, diciamo, di questo dialogo dell’anima. Il suo incontro con padre Andrea risale al 2000, alle prime sue frequentazioni toscane: Siena, Montalcino e Sant’Antimo. Da allora nasce un rapporto sempre più stretto con la comunità dell’abbazia e in particolare con il priore, intensificatosi dal 2006 con il rientro in Italia dello Zanini dall’Ambasciata italiana di La Paz.
Così l’amico e l’uomo di fede sollecita padre Andrea ad esternare la complessa esperienza che l’aveva portato a fondare e a guidare la comunità di confratelli all’approdo e alla vita nell’abbazia della Val di Starcia a Castelnuovo dell’Abate. Nei densi incontri tenuti nell’abbazia, con la sensibilità di un maturo diplomatico, lo Zanini raccoglieva le riflessioni del priore che ripercorrevano, nel giro dell’orizzonte di storia della chiesa, le vicende personali e dell’odierna comunità di Sant’Antimo.
Nell’Introduzione al libro-intervista Maurizio Zanini indica la ragione della raccolta degli otto colloqui avuti con padre Andrea: non perdere e divulgare un’«esperienza unica», la «storia d’Andrea», storia non fra virgolette, aggiungiamo noi, ma ormai parte della storia dell’abbazia di Sant’Antimo e di Montalcino.
Andrea Forest nasce nel 1931 in Bretagna, sulla riva dell’oceano Atlantico, nel dipartimento di Finistère. Nel 1977 l’incontro con mons. Alessandro Staccioli, vescovo di Montalcino, è determinante per il futuro dell’Abbazia di S. Antimo.
Il suo arrivo a Montalcino, la crisi della Chiesa montalcinese, la disponibilità della comunità, la curiosità per questi giovani religiosi. Il faticoso peregrinare in luoghi diversi, improvvisati, il sostegno materiale di una parte della popolazione. Finalmente per una serie di circostanze, con il sostegno della gerarchia diocesana, della società montalcinese, di settori delle istituzioni senesi Andrea e i suoi possono trasferirsi dalla canonica di Castelnuovo dell’Abate all’abbazia, negli ambienti adeguatamente sistemati del complesso abbaziale dopo il passaggio di questo allo Stato italiano.
Tutti i proventi del libro saranno devoluti alla Comunità di S.Antimo.
Bruno Bonucci