"Pressioni commerciali: a volte ritornano"
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LECCE. Il previsto incontro con l’Azienda, che si doveva svolgere in data odierna (25 marzo) sul ‘Progetto Regata’, nel corso del quale avremmo dovuto affrontare – su nostra richiesta – anche, il tema urgente delle pressioni commerciali, è stato rinviato su iniziativa della banca, a data da destinarsi. In attesa di una prossima convocazione, come Fisac\Cgil vorremmo esprimere alcune considerazioni.
Abbiamo l”impressione che, per la Banca Monte dei Paschi di Siena e’ come se un periodo di crisi che si protrae da oltre cinque anni non avesse alcuna rilevanza sugli esiti delle politiche commerciali e sulle difficoltà dei colleghi e delle colleghe a vendere e a collocare i prodotti; come se si agisse in un contesto completamente avulso dalle difficoltà contingenti del Paese e del settore. In particolare sul nostro Territorio, le difficoltà delle famiglie e la crisi delle piccole e medie imprese, a causa della restrizione creditizia, hanno generato un grave impoverimento del tessuto economico e sociale, con la perdita di posti di lavoro, oltre alla disoccupazione preesistente. In uno scenario di questa natura sarebbe opportuno che una Banca come il Monte dei Paschi di Siena, agisse come volano per lo sviluppo e la crescita di questo Territorio, erogando credito e sostenendo, per questa via, le famiglie e le imprese, piuttosto che portare avanti politiche commerciali monche, inadeguate e non tarate sul contesto di crisi che stiamo vivendo.
Infatti, come se nulla fosse accaduto in questi anni e l’esperienza nulla avesse insegnato, il monito continuo ed incalzante ai colleghi e alle colleghe, da parte del’ azienda, continua ad essere quello di vendere a tutti i costi, utilizzando come deterrente lo spauracchio dei trasferimenti e delle valutazioni negative, nel caso di mancato raggiungimento di obiettivi individuali mensili. Tali obiettivi vengono di volta in volta aumentati senza alcuna logica e in assenza di una seria pianificazione commerciale sul Territorio.
Si tratta di comportamenti inaccettabili che continuano a vedere sulla scena gli stessi soggetti che nel periodo della ex Banca 121, utilizzando pressioni e ricatti, hanno distrutto e impoverito l’azienda e questo Territorio. Non consentiremo più che questo accada!!!
Per tale motivo invitiamo l’azienda ad invertire la rotta e a non utilizzare più lo strumento delle pressioni, attraverso mail e riunioni, per diffondere classifiche di merito o di demerito, così creando stato d’ansia e di preoccupazione tra i Lavoratori e le Lavoratrici. Respingiamo l’attribuzione di obiettivi individuali e auspichiamo il ripristino di un clima di serenità al nostro interno che possa essere trasmesso anche alla clientela, che con i Lavoratori e le Lavoratrici rappresentano l’unico vero valore da difendere.
Agli Enti di vigilanza preposti (Banca d’Italia – CONSOB) chiederemo di monitorare, diversamente dal passato, sul rispetto delle normative e di accendere un faro sulle modalità commerciali attraverso le quali opera la nostra Banca sul Territorio.
RSA Fisac-CGIL LECCE