SIENA. Presentato oggi (10 dicembre) il nuovo libro della collana editoriale della Fondazione Monte dei Paschi. Il titolo "Un così bello e nobile istrumento. Siena e l’arte degli organi" riprende in parte una definizione di una memoria seicentesca.
La presentazione nella Chiesa di San Martino con l’intervento di Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, di Laura Mauri Vigevani della facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, di Gabriele Borghini, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto, oltre che dei curatori, Cesare Mancini, Maria Mangiavacchi, Laura Martini.
Il volume va ad aggiungersi al recente "La Chigiana di Siena. Guido Chigi Saracini e la sua Accademia Musicale" e conduce il lettore attraverso un percorso di meraviglie di artigiani geniali, spesso ornate da dipinti e intarsi di eccezionale fattura. "Oggetti – scrive nell’introduzione il presidente della Fondazione, Mancini – da essere ammirati, ma soprattutto ascoltati in armonie insostituibili di cerimonie e liturgie che scandiscono e segnano la vita".
Un contributo determinante per la pubblicazione viene dall’inventario portato a termine per conto della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici da Giordano Giustarini e Cesare Mancini. Si tratta di un patrimonio particolarmente ricco, da non disperdere, tutelandolo non solo con attenti e solleciti interventi di restauro, ma anche lasciando una traccia scritta su questi manufatti, soprattutto riferiti all’epoca rinascimentale, che pongono Siena tra i centri più importanti in questo settore grazie a strumenti come quello della chiesa della SS. Annunziata risalente al 1514-’17, forse il più antico organo esistente fra quelli integralmente conservati. Oppure il particolarissimo organo della chiesa del Santuccio, il più antico caso rimasto di strumento a doppia tastiera e doppia pedaliera, diviso da una grata di clausura. Ed ancora l’organo della chiesa di San Martino suonato proprio in occasione della presentazione del libro dal maestro Antonio Galanti, realizzato tra la fine del Cinquecento e inizio Seicento da Cesare Romani, o l’unico organo al mondo interamente costituito di canne in legno di cipresso, custodito nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano.
Sfogliando le 527 pagine riccamente illustrate del volume, realizzato dalla Protagon Editori Siena e stampato dall’Alsaba Grafiche, troviamo le foto di Andrea e Mario Lensini, gli scritti dei curatori e di Pier Paolo Donati, Ilaria Bichi Ruspoli, Milena Pagni.
La presentazione nella Chiesa di San Martino con l’intervento di Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, di Laura Mauri Vigevani della facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, di Gabriele Borghini, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto, oltre che dei curatori, Cesare Mancini, Maria Mangiavacchi, Laura Martini.
Il volume va ad aggiungersi al recente "La Chigiana di Siena. Guido Chigi Saracini e la sua Accademia Musicale" e conduce il lettore attraverso un percorso di meraviglie di artigiani geniali, spesso ornate da dipinti e intarsi di eccezionale fattura. "Oggetti – scrive nell’introduzione il presidente della Fondazione, Mancini – da essere ammirati, ma soprattutto ascoltati in armonie insostituibili di cerimonie e liturgie che scandiscono e segnano la vita".
Un contributo determinante per la pubblicazione viene dall’inventario portato a termine per conto della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici da Giordano Giustarini e Cesare Mancini. Si tratta di un patrimonio particolarmente ricco, da non disperdere, tutelandolo non solo con attenti e solleciti interventi di restauro, ma anche lasciando una traccia scritta su questi manufatti, soprattutto riferiti all’epoca rinascimentale, che pongono Siena tra i centri più importanti in questo settore grazie a strumenti come quello della chiesa della SS. Annunziata risalente al 1514-’17, forse il più antico organo esistente fra quelli integralmente conservati. Oppure il particolarissimo organo della chiesa del Santuccio, il più antico caso rimasto di strumento a doppia tastiera e doppia pedaliera, diviso da una grata di clausura. Ed ancora l’organo della chiesa di San Martino suonato proprio in occasione della presentazione del libro dal maestro Antonio Galanti, realizzato tra la fine del Cinquecento e inizio Seicento da Cesare Romani, o l’unico organo al mondo interamente costituito di canne in legno di cipresso, custodito nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano.
Sfogliando le 527 pagine riccamente illustrate del volume, realizzato dalla Protagon Editori Siena e stampato dall’Alsaba Grafiche, troviamo le foto di Andrea e Mario Lensini, gli scritti dei curatori e di Pier Paolo Donati, Ilaria Bichi Ruspoli, Milena Pagni.