SIENA. Nuovo appuntamento il 16 febbraio alle 18 alla Biblioteca Comunale con la rassegna, ad ingresso libero, “Lunedilibri” che vede l'autrice Annarosa Mattei (Anna per l’anagrafe ndr), abruzzese di nascita e romana di adozione, incontrare il pubblico e presentare il suo secondo romanzo “L'archivio segreto” (Oscar Mondadori), introdotta dal semiologo Omar Calabrese e da Renato Nicolini, docente di Composizione Architettonica all'università di Reggio Calabra e inventore, più di venti anni fa, di quella “estate romana” che ha cambiato per sempre il rapporto dei cittadini con le manifestazioni artistiche e culturali.
La protagonista del libro, una scrittrice, quasi un alter ego della Mattei, organizza un incontro conviviale tra amiche in un bell'appartamento di un quartiere residenziale di Roma e la serata diventa un pretesto per riflettere su arte e letteratura, ma, soprattutto, su sentimenti e vita.
Il mattino successivo il nostro personaggio, in parte ispirata dagli argomenti della sera, annulla i suoi impegni e inizia un giro per le strade ed i monumenti di Roma. Attraversando vie, piazze e rioni storici della capitale, “sotto gli occhi di una donna disorientata in un misterioso palinsesto”, in bilico tra realtà e fantasia, riconoscibile anche dal diverso carattere della scrittura (corsivo per la parte ‘immaginata’).
Una strana e magica passeggiata senza una meta precisa, durante la quale incontra e parla con uomini e donne, entrando in contatto emotivo anche con monumenti e animali.
Come su un palcoscenico il racconto si sviluppa con il supporto di uno scenario naturale: l’urbanistica della capitale animata con comprimari veri.
Un itinerario affascinante e misterioso che entra nel cuore e nella memoria della Roma antica, ma anche nell'anima di ognuno di noi, fatta di presente e passato, speranza e nostalgia, emozioni e ricordi, alla ricerca del significato vero del vivere e dell'identità.
“La tua vita – scrive Annarosa Mattei – esiste solo se la racconti e te la devi immaginare se la vuoi raccontare per illuderti di coglierne un barlume di senso”.
Proviamo anche noi a fare questo esercizio di stile, parliamo con la scrittrice per farci guidare alla ricerca di quel qualcosa che abbiamo, ma che spesso non riconosciamo.
L’incontro sarà precededuto dalla lettura di alcune pagine del ibro da parte degli attori Massimiliano Alocco e Paola Benocci.
La protagonista del libro, una scrittrice, quasi un alter ego della Mattei, organizza un incontro conviviale tra amiche in un bell'appartamento di un quartiere residenziale di Roma e la serata diventa un pretesto per riflettere su arte e letteratura, ma, soprattutto, su sentimenti e vita.
Il mattino successivo il nostro personaggio, in parte ispirata dagli argomenti della sera, annulla i suoi impegni e inizia un giro per le strade ed i monumenti di Roma. Attraversando vie, piazze e rioni storici della capitale, “sotto gli occhi di una donna disorientata in un misterioso palinsesto”, in bilico tra realtà e fantasia, riconoscibile anche dal diverso carattere della scrittura (corsivo per la parte ‘immaginata’).
Una strana e magica passeggiata senza una meta precisa, durante la quale incontra e parla con uomini e donne, entrando in contatto emotivo anche con monumenti e animali.
Come su un palcoscenico il racconto si sviluppa con il supporto di uno scenario naturale: l’urbanistica della capitale animata con comprimari veri.
Un itinerario affascinante e misterioso che entra nel cuore e nella memoria della Roma antica, ma anche nell'anima di ognuno di noi, fatta di presente e passato, speranza e nostalgia, emozioni e ricordi, alla ricerca del significato vero del vivere e dell'identità.
“La tua vita – scrive Annarosa Mattei – esiste solo se la racconti e te la devi immaginare se la vuoi raccontare per illuderti di coglierne un barlume di senso”.
Proviamo anche noi a fare questo esercizio di stile, parliamo con la scrittrice per farci guidare alla ricerca di quel qualcosa che abbiamo, ma che spesso non riconosciamo.
L’incontro sarà precededuto dalla lettura di alcune pagine del ibro da parte degli attori Massimiliano Alocco e Paola Benocci.