Il rinvio di Basilea 3 potrebbe aprire un flusso di risorse
FIRENZE. Dal segretario generale della Cgil regionale Alessio Gramolati arriva una nota che spiega che il tasso di disoccupazione in Toscana nel 2012 si sarebbe stabilizzato intorno all’8%. I disoccupati oggi in Toscana sono 130 mila; 36.500 i cassintegrati, di cui circa 20 mila con Cig in deroga per la quale i finanziamenti ad oggi coprono solo il primo semestre dell’anno in corso. Secondo la Cgil il saldo tra domanda e offerta di lavoro, che oggi si attesta sulle 65 mila unità, nel 2013 rischia di arrivare a quota 87 mila. “Siamo di fronte ad una situazione occupazionale inedita – afferma nella nota Gramolati – che porta un esponente del Ppe come Jean-Claude Juncker (presidente dell`Eurogruppo ndr) a chiedere una paga minima per tutti i lavoratori europei. I giovani non hanno più prospettive. Dal 2008 ad oggi si sono dimezzati i nuovi contratti a tempo indeterminato, diminuiti quelli determinati, triplicati gli occasionali. E caduta la qualità del lavoro, mentre crescono i disoccupati di lungo periodo. La Toscana si è inventata strumenti come la Cassa integrazione in deroga, che ricordo nasce a Prato, nel distretto tessile”. Alla domanda “Da dove partire”, l’esponente regionale della Cgil dice “Dalla formazione: quella attuale si è dimostrata inadeguata, andava bene con tassi di disoccupazione da poche migliaia di persone. Poi dalle sfide del sistema bancario e sanitario. Il rinvio di 5 anni di Basilea III (i nuovi parametri per le banche ndr) e la conferma dei tassi europei a 0,75 creano le potenzialità perché ci sia un nuovo flusso di risorse per le imprese. Sulla sanità, il governo ha sbagliato a fare tagli lineari non valorizzando le migliori esperienze e le differenze anche tra sistemi sanitari regionali. Ma con i tagli dovremo comunque fare i conti”.