SIENA. “Armonia all’Università” era il tema della serata musicale che si è svolta ieri, mercoledì 22 aprile nell’Aula magna del Rettorato, nella quale hanno collaborato proficuamente l’Amadeus Kammerorchester di Salisburgo e l’Istituto “Rinaldo Franci” con alcuni dei suoi più meritevoli allievi. Sul podio, il maestro Simone Fontanelli, docente all’Università del Mozarteum di Salisburgo e uno dei due fondatori dell’Amadeus Kammerorchester, prestigiosa orchestra di musica da camera specializzata nel repertorio classico, in particolare mozartiano.
Da segnalare, l’ottima esibizione dei solisti allievi dell’Istituto “R. Franci”: Francesca Menchini (flauto), Gaetano Schipani (oboe), Francesca La Morgia (pianoforte).
Ottimo anche il riscontro di pubblico che ha partecipato numeroso alla serata e che ha generosamente devoluto la propria offerta in favore dei terremotati della regione Abruzzo.
Il gemellaggio musicale tra le due orchestre si concluderà sabato 25 aprile con il concerto per la Festa della Liberazione, che si terrà presso il Teatro dei Rozzi (ore 21), ad ingresso gratuito.
Ad ascoltare alcune tra le più belle musiche di Mozart, un numeroso pubblico di docenti, studenti, personale dell'Ateneo, oltre che di cittadini. Gradito ospite dell'Università, il prefetto Giulio Cazzella.
"Questa serata ha un significato particolare – ha detto il prorettore Minnucci nella breve introduzione che ha preceduto il concerto – perché ci sentiamo particolarmente vicini alle popolazioni dell'Abruzzo non solo per il dramma che le ha colpite, ma anche
nel ricordo di san Bernardino che accomuna le città di Siena e de L'Aquila. Quello stesso San Bernardino che fu fautore dell'Università di Siena, al punto da esserne proclamato patrono pochi anni dopo la canonizzazione, avendone compreso il significato e la portata sociale, culturale e di propulsore dello sviluppo. E ancora oggi le parole del Santo, pronunciate durante una Predica in Piazza del Campo nel 1427, hanno un significato molto importante per noi: "E' anco necessario lo Studio… Non lo lassate partire da Siena, cittadini senesi…Ponete mente a Bologna (che allora ero lo Studio per eccelleza): il nome, e l'utile e l'onore""..
"Sono molto lieto per il successo di questo evento – ha detto il direttore amministrativo Emilio Miccolis – che ha fatto sì che le porte dell'Ateneo si siano aperte ancora una volta per una causa nobile, riunendo per un obiettivo importante di solidarietà la comunità universitaria, che ha contribuito fattivamente alla riuscita del concerto. Ringrazio dunque tutti coloro che hanno contribuito liberamente all'organizzazione. Un sentito grazie va agli orchestrali e al direttore Fontanelli, che hanno prestato gratuitamente le loro opera".
Al termine della serata sono state raccolte donazioni per 2.039,50 Euro. Tale somma andrà ad incrementare il fondo che l'Università di Siena sta raccogliendo all'interno della comunità accademica.
Da segnalare, l’ottima esibizione dei solisti allievi dell’Istituto “R. Franci”: Francesca Menchini (flauto), Gaetano Schipani (oboe), Francesca La Morgia (pianoforte).
Ottimo anche il riscontro di pubblico che ha partecipato numeroso alla serata e che ha generosamente devoluto la propria offerta in favore dei terremotati della regione Abruzzo.
Il gemellaggio musicale tra le due orchestre si concluderà sabato 25 aprile con il concerto per la Festa della Liberazione, che si terrà presso il Teatro dei Rozzi (ore 21), ad ingresso gratuito.
Ad ascoltare alcune tra le più belle musiche di Mozart, un numeroso pubblico di docenti, studenti, personale dell'Ateneo, oltre che di cittadini. Gradito ospite dell'Università, il prefetto Giulio Cazzella.
"Questa serata ha un significato particolare – ha detto il prorettore Minnucci nella breve introduzione che ha preceduto il concerto – perché ci sentiamo particolarmente vicini alle popolazioni dell'Abruzzo non solo per il dramma che le ha colpite, ma anche
nel ricordo di san Bernardino che accomuna le città di Siena e de L'Aquila. Quello stesso San Bernardino che fu fautore dell'Università di Siena, al punto da esserne proclamato patrono pochi anni dopo la canonizzazione, avendone compreso il significato e la portata sociale, culturale e di propulsore dello sviluppo. E ancora oggi le parole del Santo, pronunciate durante una Predica in Piazza del Campo nel 1427, hanno un significato molto importante per noi: "E' anco necessario lo Studio… Non lo lassate partire da Siena, cittadini senesi…Ponete mente a Bologna (che allora ero lo Studio per eccelleza): il nome, e l'utile e l'onore""..
"Sono molto lieto per il successo di questo evento – ha detto il direttore amministrativo Emilio Miccolis – che ha fatto sì che le porte dell'Ateneo si siano aperte ancora una volta per una causa nobile, riunendo per un obiettivo importante di solidarietà la comunità universitaria, che ha contribuito fattivamente alla riuscita del concerto. Ringrazio dunque tutti coloro che hanno contribuito liberamente all'organizzazione. Un sentito grazie va agli orchestrali e al direttore Fontanelli, che hanno prestato gratuitamente le loro opera".
Al termine della serata sono state raccolte donazioni per 2.039,50 Euro. Tale somma andrà ad incrementare il fondo che l'Università di Siena sta raccogliendo all'interno della comunità accademica.