Via al corso professionalizzante su adempimenti giuridici, fiscali e sulla finanza sociale dei nuovi Enti no profit
SIENA. La recente riforma del Terzo settore ha aperto nuove opportunità di crescita per le associazioni e imprese operanti nel no profit, creando anche nuove opportunità professionali: per rispondere ai nuovi bisogni degli Enti del terzo settore, con competenze specifiche in campo fiscale, finanziario, amministrativo e di comunicazione, l’Università di Siena ha progettato un percorso di formazione per i suoi laureati e laureandi, in collaborazione con Confcooperative Sud Toscana, Banca etica e con il giornale Vita. Il corso professionalizzante “Let’s Go”, che partirà all’inizio del mese di novembre, è stato presentato stamattina nell’ambito del convegno “L’innovazione del Terzo settore – Nuove professionalità per il futuro”, organizzato dal dipartimento di Scienze politiche e internazionali, dalla professoressa Maria Vella: “Il corso che abbiamo progettato salda la distanza che a volte si crea tra formazione e mondo del lavoro. In stretto rapporto con soggetti pubblici e privati, abbiamo progettato un percorso formativo che crea le nuove figure professionali secondo i bisogni espressi dalle cooperative e dall’associazionismo”.
“Il terzo settore, che la recente riforma legislativa finalmente ridefinisce e valorizza, deve essere considerato un asse portante dell’ordine sociale, che non è costituito solo dal pubblico e dal privato, ma anche dal settore civile, che produce beni relazionali e beni comuni” ha spiegato il professor Stefano Zamagni, “padre” della riforma del terzo settore in Italia, intervenuto stamattina al convegno.
“La Toscana e Siena sono state storicamente pioniere nella creazione di quello che oggi si chiama Terzo settore: pensiamo alla confraternite, alle corporazioni delle Arti e mestieri, alle congregazioni e alle contrade, che ancora oggi svolgono la loro funzione di solidarietà sociale. Queste organizzazioni sono state create per la prima volta in questi territori e questo patrimonio storico dovrebbe essere più conosciuto e più valorizzato, a partire dalle scuole – ha detto Zamagni”.
Proprio del ruolo delle contrade nel sociale ha parlato Stefano Marini, referente del Magistrato delle Contrade per le commissioni Solidarietà, raccontando di iniziative come la promozione della donazione di sangue, gli incontri divulgativi su temi di salute, i servizi alle persone e alle famiglie come i doposcuola, i campi estivi per bambini, il supporto agli anziani.
Alla giornata sono intervenuti, tra gli altri, Luigi Bobba, già sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore. La parte di approfondimento sugli adempimenti giuridici e fiscali è stata svolta da Mario Marchi, Presidente Confcooperative Sud Toscana, mentre il vicedirettore generale di Banca Etica Nazareno Gabrielli ha parlato di finanza sociale.
Spazio è stato dato anche alle testimonianze dirette di tre laureati dell’Università di Siena che sono oggi professionisti e hanno raccontato la loro esperienza in Amnesty International, Medici senza frontiere e Il Melograno Mutua Sanitaria Integrativa.
Il corso professionalizzante “Let’s go” – di cui è referente scientifico la professoressa Maria Vella, del dipartimento di Scienze politiche internazionali dell’Ateneo di Siena, è stato progettato in forma partecipata e collaborativa con Confcooperative Sud Toscana, Banca etica e Vita. Si tratterà di un’opportunità per i partecipanti di formazione specifica e immediatamente spendibile nel mondo del lavoro, e di un momento di confronto tra gli Enti, per lo studio di soluzioni per bisogni concreti e nuove esigenze che insorgono in questa fase di profonda riorganizzazione del settore. Tutte le informazioni sul convegno e sul corso professionalizzante sono alla pagina web: https://www.unisi.it/unisilife/eventi/linnovazione-del-terzo-settore-nuove-professionalita-il-futuro