La società biancoverde precisa: "solo parte di una conversazione"
di Umberto De Santis
SIENA. La Gazzetta dello Sport è partita all’attacco mediatico contro la Mens Sana Siena. Forte della diffusione di intercettazioni telefoniche fatte da un anonimo e dalle ultime dichiarazioni di Proli ieri davanti al magistrato Alabiso della Procura federale, a cui ha promesso l’invio di una denuncia formale. Condizionamento del mondo arbitrale a partire dalla serie di finale vittoriosa contro Roma, questa la pesante accusa, con favori, omaggi, forse minacce. Compresa la pubblicazione di una intercettazione telefonica con una conversazione intercorsa tra Ferdinando Minucci, presidente della Montepaschi, e l’allora presidente del comitato italiano arbitri Giovanni Garibotti e dell’ex responsabile settore Commissari speciali Giovanni Battista Montella. Una intercettazione peraltro pubblicata dal quotidiano milanese nel 2009, senza seguito se non la recente denuncia di Scariolo dell’ “aria rancida”.
La Gazzetta pubblica una pagina intera sul numero di giovedì 26 luglio, con il collegamento con il processo in atto a Reggio Calabria, che coinvolge il settore arbitrale dei dilettanti e nei cui atti sarebbero le “prove” degli ipotetici aggiustamenti fatti dalla Mens Sana. Proli ha dichiarato che “la mia società ha preparato e farà un esposto. Non posso entrare nel merito della questione visto che, in questo momento, è in atto un procedimento della Procura nei miei confronti”.
Ultima ora. La precisazione della Mens Sana
“Con riferimento agli articoli apparsi oggi su alcuni quotidiani constatiamo di essere di fronte a frasi estrapolate da intercettazioni ritenute irrilevanti da due magistrati della Procura Federale e Procura Penale. La Mens Sana Basket nega fermamente ogni illazione relativa a presunte facilitazioni di ogni genere che mai ha concesso a nessun tesserato.
In merito alle frasi imputate al Presidente Ferdinando Minucci e riportate nei quotidiani si chiarisce che sono solo parte di una conversazione avvenuta dopo che il massimo dirigente dell’altra società, si era introdotto al termine di gara 2 di finale scudetto della stagione 2007/08, negli spogliatoi degli arbitri, senza essere accompagnato da un dirigente della nostra squadra.
La Mens Sana Basket si riserva quindi di valutare ogni iniziativa a tutela dell’onorabilità della società, dei dirigenti e di tutti i collaboratori.