Recuperato l'infortunio, la mensasina eccelle nelle parallele e nel corpo libero
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Il giro olimpico comincia con la trave, nel rispetto della scaletta della massima competizione britannica. La Leni esegue un esercizio sicuro -fatta eccezione per la caduta dal salto- i suoi elementi sono precisi e tra di essi emerge il bel doppio raccolto d’uscita. Quindi il corpo libero con la coreografia montata dall’allenatrice Vannoni sulle musica “Dark Eyes”: punto di forza sono le tre diagonali con il doppio teso ed il tabak “Giulia è l’unica ginnasta del team a portare elementi così complessi nella specialità” spiega la stessa Vannoni “Ha una componente acrobatica molto forte, più debole invece quella di giri e salti artistici, che tendono a penalizzarla un po’, per questo il punteggio di 13,450”. Buono anche il volteggio con il carpio avanti che vale 13,500. Infine le parallele, con una prestazione sopra le righe, con due salti ed un elevato livello di difficoltà che è giudicato 13,450.
“Giulia si presenta sul campo gara con un bagaglio tecnico molto alto soprattutto a corpo libero e parallele, isuoi attrezzi di punta: saranno queste le leve sulle quali far forza per puntare alla convocazione iridata” spiega la stessa allenatrice che conclude “La soddisfazione più grande è comunque vedere la ginnasta di nuovo sicura di sé e delle proprie potenzialità: a questo punto possiamo davvero affermare che l’infortunio è stato definitivamente gettato alle spalle”