Per Adusbef e Federconsumatori già troppi i benefici concessi alla banche socie
ROMA. Bankitalia continua ad insistere con la favola della Bad Bank, garantitata dallo Stato per mettere in grado il sistema creditizio di sostenere nuovamente l’economia italiana, poiché tra “sofferenze e prestiti deteriorati si arriva al 17,7% degli impieghi, una percentuale tripla rispetto all’incidenza pre-crisi delle partite deteriorate, che nel 2008 si fermava al 6%, un fardello che obbliga le banche ad accantonare risorse cospicue, con un conseguente vincolo all’erogazione di nuovi prestiti”.
Il governatore Visco ricorda la primogenitura della sua proposta di addossare alla fiscalità generale tramite la bad bank, i crediti clientelari privi delle necessarie garanzie erogati dai banchieri ad ‘imprenditori amici’, per ‘lo sviluppo di un mercato secondario dei crediti deteriorati, oggi pressoché inesistente, che contribuirebbe a riattivare appieno il finanziamento a famiglie e imprese, per spostare parte del processo di intermediazione dalle banche ai mercati,che potrà giovare sia alle imprese sia alle famiglie, consentendo alle prime di ampliare le forme di finanziamento, alle seconde di diversificare maggiormente il risparmio’.
Adusbef e Federconsumatori ricordano le promesse da marinaio delle banche, che avrebbero riaperto i rubinetti del credito per offrire nuovi prestiti a famiglie ed imprese medio piccole, assecondarne i piani d’investimento e permettere al Paese una ripresa in linea con il resto dell’area euro. Ma le stesse banche dopo aver ricevuto dalla Bce oltre 500 miliardi di euro di crediti a tassi irrisori con le due operazioni Ltro ed il ‘quantitative easing’,invece di assecondare le richieste di prestiti e fidi, hanno impiegato la stessa liquidità regalata da Draghi sui titoli di Stato, per incassare da tali rendite le cedole, puntellare i bilanci critici, pagare i dividendi alle fondazioni bancarie idrovore, anche con bilanci in perdita.
Le banche hanno già ricevuto ‘regali’, come la fiscalità di vantaggio sulla deducibilità delle perdite; le garanzie sulle obbligazioni tossiche appioppate dalle banche allo Stato per un valore di 160 miliardi di euro; la pubblica malleva sulla Cassa Depositi e Prestiti per consentire alle banche di pagare fior di dividendi alle Fondazioni bancarie; la rivalutazione delle quote di Banca d’Italia, pari a 7,5 miliardi di euro come gentile omaggio principalmente ad Intesa San Paolo ed Unicredit, comprensivi dei ricchi dividendi già staccati a tassi fuori mercato per 340 milioni di euro quest’anno alle banche socie.
Per le privatizzazioni le banche hanno avuto un dividendo straordinario della Cassa depositi e prestiti, a cui partecipano le banche tramite le loro fondazioni, per la dismissione Sace; lo Sconto fiscale sulle perdite, valutato da Mediobanca 19,8 miliardi di euro per quanto riguarda le sofferenze; e sui derivati in ultimo, la garanzia statale sugli swap legati a Bot e Btp, dopo che il SalvaItalia del Governo Monti (novembre 2011) aveva offerto garanzia statale di 7 anni per 848 mld di obbligazioni ibride.
Nonostante queste misure di favore, le banche continuano ad erogare prestiti col contagocce ed a tassi elevatissimi strozzando famiglie ed imprese; aumentano i costi del conti correnti più cari del mondo, praticano tassi di interesse fuori mercato sui mutui, facendo la cresta di circa 24.000 euro su ogni mutuo trentennale di 100.000 euro, rispetto alle altre banche europee.
Adusbef e Federconsumatori, stupefatte da un piano confezionato su misura per ulteriori aiuti di Stato mascherati a banchieri, che non hanno valutato la meritorietà del credito spesso clientelare, che vuole elargire sussidi pubblici a banche tra le più esose d’Europa che taglieggiano i correntisti con altissimi costi di gestione dei conti pari a 318 euro, contro 114 della media Ue, che revocano il fido con un preavviso di 24 ore, denunciano i futuri rischi di crediti rischiosi impacchettati ed immessi sui mercati, che se faranno la fortuna delle banche con le laute commissioni, rappresenteranno un ulteriore rischio per i risparmiatori.
Allegato l’eccellente studio sulle sofferenze bancarie di Franco Mostacci, presentato in occasione del Convegno sulla Bad Bank alla Camera dei Deputati, lo scorso 18 maggio 2015. http://www.francomostacci.it/?p=1125
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)