Intervento di Acqua Bene Comune Grosseto che chiede all'ex sindaco/Presidente di impegnarsi per portare acqua potabile nelle case
TOSCANA SUD. Sei anni fa, l’11 giugno 2011, con un referendum che i Comitati per l’Acqua Bene Comune vinsero grazie ad una partecipazione ed una maggioranza schiacciante, fu decretata la netta volontà popolare per un ritorno del servizio idrico in mano pubblica.
Purtroppo, sappiamo tutti in quanto poco conto la classe politica italiana abbia tenuto tale volontà e come sia proseguita indisturbata l’opera di privatizzazione del servizio idrico.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: bollette in aumento esponenziale, repressione dispotica delle morosità e fatiscenza crescente delle reti di distribuzione.
Anche sulla qualità dell’acqua sono apparsi negli ultimi anni molti problemi, con reiterati superamenti delle soglie di ammissibilità per arsenico e altri metalli pesanti, sul quale superamento sono state richieste, dal Ministero della Sanità alla Comunità Europea, numerose deroghe per continuare a distribuire acqua non potabile.
Superamenti che si sono ripresentati, nel corso del 2017 nelle sorgenti di Santa Fiora, Galleria Alta e Galleria Bassa, dove è stato superato, per l’arsenico, il limite di potabilità di 10 µg/l .
Mai, prima d’ora, però la risposta pubblica a questa emergenza era stata tanto equivoca e sconcertante:
Si tratta di un convegno organizzato il 17 giugno scorso a Castel del Piano, che ha visto tra i relatori Emilio Landi nella sua doppia qualifica di Presidente dell’Acquedotto del Fiora e di ex sindaco di Arcidosso, nel corso della quale è stata reclamizzata un’azienda produttrice di potabilizzatori domestici, la Sidea King’s Water, di proprietà di Marcello Cuni (nativo di Arcidosso)
La sponsorizzazione da parte de Presidente di Acquedotto del Fiora (che, ricordiamo, rappresenta l’azionista pubblico, politico, di questa società) della soluzione “individuale e casalinga” del problema della non potabilità dell’acqua è, a nostro parere, di una eccezionale gravità, perché segnala una sostanziale “abdicazione” del Gestore unico del servizio idrico alla sua principale funzione istituzionale: quella di portare acqua potabile nelle nostre case.
La “sponsorizzazione” della Sidea appare tanto più inappropriata in quanto la giunta comunale di Arcidosso, il giorno prima del convegno, con una delibera del 16 giugno ha deciso di acquistare una di queste macchine della Sidea King’s Water per le scuole cittadine e di finanziare, con 250 euro, tutti i cittadini che volessero acquistarne una.
Curiosamente i fondi per questo incentivo (15.000 euro) saranno prelevati dal Co.Svi.G. (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) finanziato da Enel.
Viene da interrogarsi sul perché:
– C’è forse qualche rapporto tra l’inquinamento delle falde idriche e la geotermia?
Infine, le macchine per la potabilizzazione domestica sono come le stampanti: il loro costo d’esercizio sta tutto nei prodotti consumabili, quindi l’incentivo all’acquisto serve solo ad “aggiogare” il cliente ad una certa azienda, dopodiché l’utente deve pagarsi da solo le cartucce filtro (con un costo che, per ammissione dello stesso Marcello Cuni nella sua pagina FB, ammonterebbe a circa 4 centesimi x litro) caricando quindi, in questi tempi di vacche magre, sulle spalle degli utenti che scegliessero questa opzione, un costo aggiuntivo di € 40,00 al mc di acqua, incrementando di 10 volte gli oneri di bolletta che già paga all’Acquedotto del Fiora.
Al presidente Landi vorremmo dire che, piuttosto di promuovere gli interessi commerciali di un compaesano, da Presidente dell’AdF, dovrebbe impegnarsi per portarci in casa l’acqua potabile prevista dal contratto gestore/utente.
Per Acqua Bene Comune Grosseto
Andrea Marciani