SIENA. Da Claudio Borghi Aquilini, portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale della Toscana, riceviamo e pubblichiamo.
“Che sta succedendo al Monte dei Paschi? Vogliamo sapere tutto. Per Matteo Renzi pochi mesi fa la banca senese era un affare, per il ministro Padoan solo pochi giorni fa la questione era sistemata, adesso il valore dell’azione é sempre più vicino allo zero e le dimissioni dei vertici fioccano, ultima e inaspettata ieri quella del presidente Tononi. In compenso si parla insistentemente di affidare la banca più antica del mondo a uno di quelli che hanno contribuito ad affossarla, quel Morelli che era dirigente ai tempi di Mussari e della delinquenziale acquisizione Antonveneta che, come si vedrà evidenziato nella relazione della commissione d’inchiesta regionale, fu forse lo scandalo finanziario più grande della storia repubblicana. In questo marasma si rincorrono voci di azzeramento o conversione forzata per le obbligazioni in mano a migliaia di risparmiatori. Non é bastata la lezione Etruria? Vogliamo ripetere quel ladrocinio su scala maggiore e sempre in Toscana? Che Renzi e le sue iene non si azzardino a toccare un centesimo dei risparmi degli italiani e anzi restituiscano quanto dovuto agli espropriati dello sciagurato decreto salvabanche. Noi vigileremo con attenzione sulle prossime mosse, Renzi scherza col fuoco ma col fuoco e con la storia ci si brucia”.
Responsabile economico Lega Nord