Dal 25 al 28 maggio si riuniscono a Siena gli 80 esperti mondiali del progetto Cultural Heritage and Improvised Music in European Festivals voluto dalla CE
SIENA. Oltre ottanta docenti, critici musicali e professionisti dello spettacolo arrivano in città grazie a Siena Jazz che ancora una volta porta Siena al centro di attenzioni internazionali.
Grazie a Francesco Martinelli, direttore del Centro Nazionale Studi sul Jazz “Arrigo Polillo”, la città toscana è stata scelta come sede di una delle riunioni del Progetto “Chime”, (Cultural Heritage and Improvised Music in European Festivals) che si terrà dal 25 al 28 maggio proprio nelle aule della Fortezza Medicea. Si tratta di una ricerca finanziata dalla Comunità Europea per valutare l’efficacia delle manifestazioni musicali nella rivitalizzazione del patrimonio storico delle città d’Europa. Un progetto che si inserisce nell’azione di rilancio di molti luoghi dal particolare valore architettonico, ma che necessitano di costruire eventi in linea con le proprie specifiche caratteristiche.
“L’obiettivo del lavoro – commenta Martinelli – è quello di studiare come i festival di jazz e di musica improvvisata abbiano contribuito a valorizzare il patrimonio architettonico e il loro significato storico e culturale. CHIME discute in particolare l’uso del jazz come strumento di valorizzazione di contesti urbani, storici e paesaggistici, analizzando come la musica possa ridefinire il rapporto di visitatori e residenti con uno specifico spazio. E’ indubbio infatti che la musica jazz – dichiarata dall’UNESCO patrimonio immateriale – non possa che aiutare la sopravvivenza di luoghi storici suggerendone nuovi utilizzi”.
Dopo i contatti e la visita di Walter Van De Leur, docente di Storia del Jazz al Conservatorio di Amsterdam e coordinatore del progetto Chime da parte dell’Unione Europea, ecco che Siena Jazz ospiterà personalità quali Andy Bennett della Griffith University dell’Australia, Helene Brembeck University of Gothenburg, Nicholas Gebhardt della Birmingham City University, Marline Lisette Wilders University of Amsterdam.
Ai lavori che si svolgeranno nei locali di Siena Jazz all’interno della Fortezza Medicea partecipano oltre 60 studiosi provenienti da oltre venti nazioni: Cina, Turchia, UK, USA, Francia, Germania, Austria, Olanda, Spagna, Repubblica Centrafricana, Georgia, Scozia, Irlanda, Italia, Canada, Colombia, Danimarca, Sudafrica, Svezia, Finlandia, Australia e Portogallo. Nell’occasione sono previsti incontri anche con i docenti e gli allievi della Siena Jazz University.
A Francesco Martinelli, spetterà il compito di illustrare la quarantennale esperienza didattica, concertistica e di ricerca di Siena Jazz nel contesto storico e culturale di Siena, anch’esso dichiarato dall’UNESCO patrimonio universale dell’umanità.
Info www.sienajazz.it